sabato 22 aprile 2017
Stato presente, efficiente e trasparente. Risanato così l'ex fortino delle 'ndrine dal commissario straordinario Salvatore Gullì
Veduta dell'Aspromonte

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Far tornare i conti. Tagli, risparmi ma anche far pagare chi deve ed eliminare privilegi. Anche così lo Stato è intervenuto a San Luca, con efficienza, trasparenza e legalità. Salvatore Gullì, dirigente della Prefettura di Reggio Calabria, da due anni commissario straordinario del comune aspromontano, non ha solo ridato l’acqua al paese, la pulizia di strade e piazze, la raccolta dei rifiuti, viabilità e scuole, come abbiamo raccontato in un reportage di un mese fa, ma ha anche rimesso ordine nei conti comunali, da decenni una sorta di 'buco nero', tra disordine, favoritismi, illegalità. Vediamo qualche esempio chiarissimo partendo da costi e sprechi. I costi del servizio di telefonia mobile sono stati abbattuti dell’82,75% passando dall’incredibile cifra di più di 11mila euro l’anno ad appena 1.900.

Come è stato possibile? Di fronte a 'spese ingiustificate' come il commissario le definisce nella relazione di fine incarico inviata al ministero dell’Interno - con norme e azioni. È stato adottato un 'Regolamento per l’assegnazione e l’uso delle apparecchiature di telefonia mobile', eliminate alcune sim card che, pur se inattive, costavano ancora, rivisti i criteri di assegnazione al personale comunale sia dei telefonini che delle opzioni operative, fatto sottoscrivere allo stesso personale i verbaIi di assegnazione e custodia degli apparecchi e delle card. Provvedimenti che non erano mai stati presi, favorendo sprechi e irregolarità. Ma visto che le norme non bastano e che è fondamentale coinvolgere gli stessi dipendenti comunali, ora i responsabili degli uffici dovranno at- testare i consumi dei telefonini assegnati. Efficienza e trasparenza che hanno portato ad abbattere anche i costi della telefonia fissa del 92%. Ma cifre ancora maggiori sono state tagliate rendendo più efficiente il sistema idrico, passando da un costo di più di 218mila euro (in alcuni anni addirittura 300mila) ad appena 57mila.

Per quest’anno è previsto l’azzeramento dei costi e addirittura si venderà l’acqua al vicino comune di Benestare. E tutto questo eliminando sprechi, allacci abusivi, favoritismi a esponenti mafiosi, sostituendo i contatori e installandone di nuovi, facendo così pagare tutti ma con la soddisfazione di tutti per un servizio che finalmente funziona. Ma mettere i conti in ordine vuol dire anche pagare i debiti. Il comune ne aveva tantissimi, alcuni vecchi di più di dieci anni, colpevolmente trascurati e così cresciuti fino a portare quasi al dissesto finanziario. Ora si sta pagando, non poco, ma riuscendo ad ottenere anche corposi 'sconti'.

Ad esempio proprio per il servizio idrico i debiti erano arrivati a più di 695mila euro, addirittura ceduti a una società di Milano. La transazione ha portato a una riduzione di 295mila euro, così ora bisognerà pagare solo 400mila euro, con rate mensili di 13mila, ma si è stati così bravi che a gennaio era già stata corrisposta la cifra di quasi 107mila. Non gli unici 'sconti' ottenuti. Sono stati abbattuti del 24% i debiti verso la società Locride ambiente per lo smaltimento degli ingombranti, del 40% quelli nei confronti del Mediocredito, concessionario del credito di Edison Energia per fornitura elettrica pubblica. E ancora rateazioni ottenute da Equitalia e da Regione Calabria (ma niente sconti...), grazie anche a compensazioni con Iva mai incassata e al riordino della gestione dell’Irap. Soldi incassati e debiti pagati. Grazie poi ad affitti di terreni comunali finalmente fatti pagare, alla vendita di altri a prezzi di mercato (settore riordinato dopo più di venti anni), alle cifre ottenute dal Parco nazionale dell’Aspromonte per la rinuncia dei tagli boschivi e soprattutto ai fortissimi risparmi si è riusciti a realizzare opere, oltre a quelle che abbiamo raccontato un mese fa, come la messa in sicurezza, gli impianti fotovoltaici e quelli termici di alcune scuole, il ripristino della rete viaria, idrica e fognaria, interventi contro il dissesto idrogeologico, oltre ad altre in via di completamento. E il cerchio della buona amministrazione si chiude.

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