mercoledì 24 novembre 2010
Dichiarare un nuovo stato di emergenza legato ai rifiuti in Campania: è la proposta di Ignazio La Russa, ministro della Difesa, per venire a caso della situazione. Intanto ieri sera il premier è intervenuto con una telefonata in diretta a Ballarò: «Siete dei mistificatori».
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Dichiarare un nuovo stato di emergenza legato ai rifiuti in Campania. "Per aggiustare la situazione ènecessario dichiarare un nuovo stato di emergenza, come è successo la volta scorsa quando sono stati dati i poteri a Bertolaso e la situazione è stata risolta in breve tempo. Ora il governo ha trasferito i poteri agli enti locali, siamo a un punto morto, basta un sindaco che non firma una ordinanza e si blocca tutto». La Russa risponde anche agli ispettori della Ue che hanno visitato Napoli: "Non è vero che c'è la stessa situazione di due anni - dice La Russa - allora era peggio, la spazzatura arrivava fino alle finestre dei palazzi".Berlusconi telefona in diretta: «impegni mantenuti»C’è rabbia nella voce del premier. «Siete dei mistificatori», ripete intervenendo in diretta alla trasmissione di Rai 3 «Ballarò» che ha appena mandato in onda un servizio sui rifiuti a Napoli. «Gli impegni sono stati mantenuti», rimarca Berlusconi. «In otto giorni la promessa è stata completamente mantenuta». E anche per i rifiuti nel centro di Napoli «è stato rispettato l’impegno dei tre giorni». Quindi «due promesse completamente mantenute», ha alzato la voce il premier di fronte a Giovanni Floris, il conduttore di «Ballarò», che lo incalza per porgli delle domande. Ora è scontro. «Lei deve smetterla di interrompere quando si tenta di dare una informazione corretta rispetto a un misfatto», protesta il capo del governo mentre Floris gli ricorda l’accordo fatto per trasmettere la telefonata, ossia che avrebbe risposto alle domande. Il premier ribatte: «È la solita prepotenza, lei crede che la Rai sia sua invece è pagata da tutti gli italiani. Siete dei mistificatori, è la solita tecnica che non può funzionare con me che di tv, se permette ne so più di lei». È seguito il clic del telefono abbassato dal premier. E nonostante l’ora scoppia la polemica. L’Italia dei Valori insorge con Donadi – «Berlusconi considera la Rai la dependance di Mediaset. Si vergogni e si scusi» – mentre Di Pietro parla di «delirio di un regime ormai al tramonto». Ma il ministro dell’Istruzione Gelmini non ci sta: «La faziosità dei programmi Rai non è più tollerabile. È inaccettabile come il servizio pubblico italiano impedisca ad un presidente del Consiglio di esprimere il proprio pensiero e le proprie opinioni».
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