sabato 10 agosto 2013
Una ricerca che sarà pubblicata domani dal "Sole24ore" calcola che se tutti i 25mila richiedenti ottenessero il trattamento Stamina, il costo per il Ssn sarebbe di circa quattro miliardi di euro.​
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«Quanto costerebbe al Servizio sanitario nazionale, e dunque ai contribuenti, la "non cura" del metodo Stamina se davvero venisse ammessa e se la scelta fosse lasciata a discrezione delle Regioni? Un esempio può essere costituito dalla Sicilia, dove ci sarebbero 250 pazienti in attesa. Grazie alla risoluzione proposta dalla Regione tutti i pazienti sarebbero trattati nelle strutture pubbliche individuate. Ma le colture di cellule (staminali o meno che siano) sono prodotti medicinali e devono essere coltivate nelle cosiddette cell-factory, che applicano le norme Gmp (Good manufacturing practices): il costo è di circa 30 mila euro a coltura, quindi almeno 7,5 milioni di euro per i 250 pazienti siciliani». Lo si legge in un'anticipazione del "domenicale" del Sole24Ore, in edicola domani che, spiega una nota del quotidiano, tornerà sulla vicenda Stamina con un pezzo di Michele De Luca, uno dei maggiori scienziati che operano nell'ambito delle cellule staminali. Oltre tutto, spiega il comunicato, «questa cifra sarebbe destinata a crescere, perchè non è dato sapere quante infusioni saranno eseguite per ogni singolo paziente. Si parla di un minimo di cinque, quindi il costo calcolato potrebbe tranquillamente quintuplicare: 37,5 milioni di euro, solo per i pazienti siciliani in attesa. Tenendo una media, per difetto, di 250 pazienti per Regione si raggiungerebbe un totale nazionale minimo di 150 milioni di euro. A cui vanno naturalmente sommati i 3 milioni già stanziati per la sperimentazione e i costi vivi legati alle operazioni cliniche per la somministrazione della "non terapia", ovvero trasferimenti dei pazienti, carotaggi, ricoveri, infusioni, personale medico e infermieristico, esami diagnostici». Se poi, continua l'anticipazione del Sole, «pensiamo che Stamina ha dichiarato di aver già avuto 25 mila richieste di trattamento e le moltiplichiamo per i 30 mila euro a coltura in Gmp, otteniamo una cifra impressionante: 750 milioni di euro. Per un solo trattamento a malato. Ma il metodo Stamina propone un minimo di cinque inutili infusioni per malato, ed ecco che arriviamo a circa quattro miliardi di euro. Un conto per difetto, a cui presumibilmente bisognerebbe aggiungere anche la costruzione di cell-factory dedicate (che richiedono un investimento iniziale, solo per l'allestimento e l'equipaggiamento, di svariati milioni di euro), e i costi per il loro mantenimento, oltre alla assunzione e formazione di personale qualificato. Costi considerevoli, di cui dovrebbero farsi carico le Regioni, per un metodo che non è una cura, mentre i costi del metodo sono reali".​​​​
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