mercoledì 11 dicembre 2013
​Via libera da parte dei giudici dell'Aquila al metodo Stamina per Noemi, la bimba di 18 mesi di Chieti, per la quale lo stesso tribunale aveva negato la cura.
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Via libera da parte dei giudici dell'Aquila al metodo Stamina per Noemi, la bimba di 18 mesi di Guardiagrele (Chieti), per la quale lo stesso tribunale aveva negato la cura."Una gioia immensa. Finalmente una buona notizia, dopo tanto siamo riusciti ad ottenere quello che volevamo per la nostra piccola Noemi. Adesso aspettiamo la chiamata degli ospedali Civili di Brescia". È quanto dichiara all'Agi il papà, Andrea Sciarretta. "Se non dovesse arrivare la chiamata di Brescia per le lunghe liste di attesa che si sono create, invito il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi a dare seguito a quanto dichiarato a più riprese circa il diritto di Noemi ad accedere al metodo Stamina tramite le cure compassionevoli: in Abruzzo - ha aggiunto Sciarretta - ci sarebbe la possibilità di fare le cure con il metodo Stamina all'ospedale di Pescara, come ci è stato detto di recente negli incontri istituzionali che abbiamo avuto con lui e i consiglieri regionali".Per Noemi "l'infusione potrebbe arrivare anche domani - aggiunge Sciarretta - infatti i giudici hanno ordinato l'immediata somministrazione a Brescia delle cellule staminali da donatore, che sono già presenti nella struttura sanitaria. Questo per noi è davvero importante, perchè la Sma non si ferma, e non c'è tempo da perdere".

La bimba di 18 mesi, ricevuta nelle scorse settimane insieme alla sua famiglia in udienza privata da Papa Francesco e diventata uno dei casi simbolo della battaglia delle famiglie e dei malati pro-Stamina, ora "è più tranquilla rispetto a giorni fa, quando è stata ricoverata in ospedale. Ma ha dei momenti che ci fanno preoccupare. Per questo, nonostante il pronunciamento del tribunale - assicura il padre - andremo avanti per le vie legali con il nostro avvocato", finchè Noemi non riuscirà "ad avere le cure". Ora dunque per la famiglia è il momento dell'attesa della chiamata a Brescia. Un'attesa che potrebbe essere brevissima.

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