sabato 2 febbraio 2019
Il governatore Ignazio Visco: impatto su conti pubblici, risparmi e banche. E ricorda che «l'Italia ha ampi rischi al ribasso su crescita e solo in parte hanno origine estera»
Bankitalia: spread alto colpisce l'economia, Italia ha ampi rischi al ribasso
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Lo spread alto colpisce i conti pubblici, la capacità di sostegno all'economia, i risparmi delle famiglie, le banche e la loro possibilità di sostegno all'attività produttiva. È quanto ricorda il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco all'Assiom Forex, secondo cui «aggrava lo squilibrio dei conti pubblici, pregiudica la capacità della politica di bilancio di sostenere l'economia, comprime le risorse disponibili per gli investimenti in infrastrutture». Inoltre «incide negativamente sui risparmi», «determina perdite in conto capitale per gli investitori istituzionali, quali assicurazioni e fondi pensione, e per le banche» e «le condizioni di finanziamento sui mercati. Ne risente la capacità di fornire credito al settore privato».

«Questo circolo vizioso è frenato dalla durata media relativamente elevata del debito pubblico, dalle condizioni espansive della politica monetaria, dai livelli di patrimonializzazione» delle banche. «Fattori favorevoli che possono però risultare insufficienti in presenza di movimenti repentini dei mercati finanziari, un rischio che abbiamo già sperimentato in passato». Per Visco i «rischi al ribasso per le prospettive dell'economia italiana sono ampi e solo in parte hanno origine estera perché riflettono in misura significativa debolezze interne del Paese».

Le ultime proiezioni Bankitalia per il Pil 2019 indicano una crescita allo 0,6%, «ma con ampi rischi al ribasso». Tra i fattori di incertezza, Visco parla di quella sulla politica di bilancio che «non si è dissipata», specialmente riguardo al futuro delle clausole di salvaguardia. «Se fossero disattivate senza prevedere misure compensative, il disavanzo si collocherebbe intorno al 3% del Pil in entrambi gli anni, 2020 e 2021».

Sul fronte interno pesa anche il tuttora elevato spread tra i titoli pubblici italiani e quelli tedeschi, attorno a 250 punti nella media della settimana, dice il governatore, osservando che è «circa il doppio rispetto ai valori medi dei primi quattro mesi dello scorso anno». Nel 2019 l'ammontare di titoli pubblici da collocare è ingente: quasi 340 miliardi per il rinnovo delle scadenze dell'anno e circa 50 a copertura del disavanzo, dice Bankitalia.

Tra i rischi esteri, la Brexit senza accordo può avere conseguenze pesanti, anche se effetti diretti sull'interscambio commerciale sarebbero «gravi per il Regno Unito, potrebbero essere contenuti per l'Italia e per il complesso dei Paesi dell'Unione Europea».

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