sabato 13 giugno 2020
Le regole legate al coronavirus sono diventate l’occasione per ripensare gli stabilimenti balneari. E i bagnini scommettono su idee che mettono al centro ragazzi Down e persone con disabilità
Cesenatico e la Romagna si preparano all'estate con idee nuove

Cesenatico e la Romagna si preparano all'estate con idee nuove - Ansa /Afp

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«Spiagge grandi come il nostro cuore, mare aperto come i nostri abbracci, terre sicure come il nostro amore». Quello della Romagna non è solo uno spot (con il volto e la voce del comico Paolo Cevoli) ma una vera e propria dichiarazione d’amore per gli ospiti nell’estate post coronavirus.

Distanziamento? Disposizioni? Igienizzazione costante? «Come prima, più di prima»: cita un classico della canzone italiana Davide Turci dell’Hotel Aurea. Il distanziamento in spiaggia? «È un valore aggiunto, c’è più spazio tra un ombrellone e l’altro (l’ordinanza comunale prevede fino a 18 metri, ndr). Sabbia, sole e mare aspettano i turisti in totale sicurezza». Di più: il caso Covid può essere l’occasione per rilanciare l’immagine di una Riviera romagnola accessibile, inclusiva e con servizi su misura per i più fragili.

Chi l’ha detto infatti che a Rimini, nell’estate dopo la pandemia, non si possa aprire un ombrellone, servire un caffè sulla brandina o adagiare un moscone in acqua con un’attenzione particolare alle fragilità sociali? Ragazzi con sindrome di Down e disabilità intellettiva, alcuni in tirocinio, altri regolarmente assunti: sono i protagonisti di “Marina C’Entro”, progetto di inclusione sociale e lavorativa lanciato dai bagnini del Consorzio Marina Centro di Rimini che rende i loro stabilimenti ad alta responsabilità sociale. Persone con disabilità intellettiva possono diventare dei veri professionisti del turismo: aiuto-bagnini, animatori, addetti alla ristorazione. «Il nostro impegno è teso a far sì che la spiaggia diventi sempre più uno spazio di impresa aperto alla comunità, sensibile ad azioni di responsabilità sociale» assicura il presidente Fabrizio Pagliarani.

Chi non è neppure stato sfiorato dal timore del contagio è il fratino. Diventato “famoso” lo scorso anno per aver rischiato la vita nei giorni del JovaBeach Party, anche in questo inizio estate questo piccolo, suggestivo trampoliere è tornato a nidificare sulle spiagge riminesi. La sua è una presenza importante: “certifica” che la spiaggia è pulita. «Prudenza e testa per ripartenza e festa» fa la rima il sindaco di Rimini per fotografare l’estate 2020.

Restano da rispettare le regole del distanziamento, della mascherina ove non è possibile mantenere la distanza di almeno un metro e il divieto di assembramento, ma anche le spiagge libere hanno già iniziato ad accogliere i turisti. A Riccione sono 17, quella di piazzale Roma ha 160 postazioni con un presidio di volontari che informano i vacanzieri e li indirizzano verso le giuste postazioni. A Rimini segnaletiche dedicate, accorgimenti riepilogati in pannelli informativi, passerelle e percorsi a terra agevolano gli spostamenti. Pulizia quotidiana e igienizzazione costante dei servizi igienici è garantita dal Comune, come pure la presenza di steward di spiaggia.

I bagnini assicurano che «i prezzi restano invariati, cancellati solo i super sconti cumulativi» avverte Mauro Vanni, presidente coop Bagnini Rimini sud. Qualche hotel è ancora incerto sull’apertura, alcuni si sono arresi, altri alzeranno le serrande più tardi. L’associazione nazionale lavoratori stagionali lancia l’allarme: «C’è il rischio che 20mila stagionali restino a piedi». Anche nell’incertezza, in ogni caso, la Riviera riminese investe e innova.

Un esempio? Pergolato e area giardino spuntano dal “Bagno 43” di Viserbella che si è rifatto il look appena in tempo per l’apertura. Sempre rispettando il distanziamento, sono spuntate sei “Tende suite” e sono state mandate in pensione le vecchie cabine, sostituite con strutture ecosostenibili, di acciaio e legno, posizionate su pioli, stile palafitta. Lo stabilimento vanta persino un piccolo “Museo della marineria”: in mostra attrezzature marinare, reti per la pesca “alla tratta”, foto d’antan. Visto che si può cenare o spizzicare in spiaggia, due ingegnosi falegnami di Santarcangelo, Alessandro Baldacci e Dennis Raggini, hanno ideato il tavolo per mangiare sotto l’ombrellone. Rotondo, smontabile, ingegnoso: un vero “disco per l’estate”...




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