giovedì 24 marzo 2016
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ROMA Lo studente arrestato per spaccio di droga a scuola è finito ai domiciliari, ma al liceo Virgilio di Roma non finiscono le polemiche, con una minoranza di studenti - e di genitori - che contesta l’ingresso dei carabinieri nell’istituto. Un centinaio di dissenzienti - 3-400 secondo gli organizzatori - ha inscenato un sit-in davanti all’istituto, tentando di marciare in corteo ma venendo dissuaso dalla polizia. La preside della scuola nel centro storico della capitale ha tenuto invece un’assemblea all’interno. «Solo qui si discutono la legalità e il ruolo delle forze dell’ordine», ha detto. Ma Sinistra italiana-Sel alla Camera ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini sulle modalità del blitz antidroga. L’arresto del 18enne, colto in flagrante martedì in cortile a vendere hashish a un compagno minorenne durante la ricreazione, è stato convalidato dalla II Sezione collegiale del Tribunale di Roma. Nell’udienza per direttissima sono stati disposti i domiciliari per il ragazzo, che ha un precedente analogo. Nel 2013, minorenne, fu trovato con mezzo chilo di hashish.
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