giovedì 10 giugno 2010
Sono stati sospesi i dirigenti sanitari coinvolti nella vicenda del bambino sopravvissuto due giorni dopo un aborto volontario praticato a Rossano. Lo ha deciso il commissario straordinario dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Franco Maria De Rose. Il provvedimento di sospensione avrà durata di 30 giorni.
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Sono stati sospesi i dirigenti sanitari coinvolti nella vicenda del bambino sopravvissuto due giorni dopo un aborto volontario praticato a Rossano. Lo ha deciso il commissario straordinario dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Franco Maria De Rose. Il provvedimento di sospensione avrà durata di 30 giorni. «La decisione - ha sostenuto De Rose - è stata presa a  seguito delle verifiche effettuate dalla commissione interna dell'Asp, prontamente costituita immediatamente dopo l'accaduto».Nei confronti degli stessi sanitari, nei mesi scorsi, era già stato emesso un provvedimento di contestazione di addebito. Nel caso in questione, è scritto in un comunciato dell'Asp, «sono state evidenziate responsabilità professionali di tipo omissivo sia nell'ambito organizzativo dell'Unità operativa sia nella gestione specifica del feto, nonché l'inosservanza di regole e di norme comportamentali a cui gli operatori della sanità non possono sottrarsi nell'azione doverosa di applicazione, avendone peraltro l'obbligo della conoscenza».«Riteniamo nostro preciso dovere - ha affermato De Rose - contribuire a fare piena luce sui fatti, fermo restando che le eventuali responsabilità civili e/o penali saranno accertate nelle sedi opportune». L'aborto era stato praticato il 24 aprile, ma la mattina dopo, il cappellano dell'ospedale, si è accorto che il neonato mostrava chiari segni di vita. Portato nell'ospedale di Cosenza, il bambino è poi morto.
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