sabato 6 febbraio 2021
Sempre più spesso i genitori preoccupati per i comportamenti a rischio dei propri figli si rivolgono a esperti e anche a investigatori privati
Sos giovani: con le restrizioni aumenta il consumo di alcoolici tra i minorenni

Ansa

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Il consumo di alcool tra i giovani è un fenomeno preoccupante. E non accenna a diminuire, soprattutto per via delle vendite on-line, come rivela l’ultimo rapporto annuale su "Epidemiologia e monitoraggio dell'alcool correlato in Italia e nelle Regioni". L’effetto prolungato dei vari lockdown o delle restrizioni imposte a bar e locali della ristorazione, infatti, ha determinato un incontrollato consumo di alcolici tra i minorenni, sfruttando le opportunità delle vendite dell’home delivery.

Si tratta sempre più spesso di abuso di birra, aperitivi alcolici e superalcolici, che determina il fenomeno del “binge drinking”, il bere per ubriacarsi. Occorre quindi intercettare e contrastare per tempo queste tendenze, prima che possano contribuire a consolidare fenomeni di alcol-dipendenza o a provocare uno dei circa 6mila incidenti stradali alcol-correlati, prima causa di morte per i giovani italiani di età compresa tra i 15 ed i 24 anni di età.

Conseguentemente, aumentano anche il numero delle famiglie preoccupate per i propri figli che per controllarli si rivolgono a degli investigatori privati. «Durante questo complesso periodo di pandemia, ho ricevuto un aumento di circa il 30% di chiamate da parte di genitori allarmati per comportamenti a rischio dei propri figli. La loro prima preoccupazione riguarda il consumo di alcol e droghe, dovuto alla frequentazione di cattive compagnie». A evidenziarlo è Francesco Mimmo, di Vox Investigazioni, per il quale «i genitori di questi ragazzi, che mediamente hanno un’età media di 13-17 anni, sono sempre più timorosi per la vita sociale dei propri figli e vogliono capire chi sono i loro amici e i posti che frequentano. Tempo fa – prosegue Mimmo – siamo stati contattati da una famiglia che aveva problemi con la figlia di 14 anni. La ragazza durante un'uscita serale con alcune amiche aveva bevuto talmente tanto da finire in coma etilico. Le "amiche" però, anch’esse in uno stato confusionale, invece di soccorrerla l'avevano lasciata sola su una panchina. Solo il fortunato e tempestivo intervento di una coppia di signori anziani che hanno chiamato la polizia e un'ambulanza, ha evitato il peggio.

Successivamente a questo episodio abbiamo monitorato per alcuni mesi i comportamenti della ragazza. Purtroppo di episodi analoghi ne annoveriamo moltissimi e questi interventi sono sempre più richiesti. La grande libertà della quale godono gli adolescenti di oggi, mette i genitori in un profondo stato di ansia e di stress. Come consiglio – conclude Mimmo – diamo quello di prestare attenzione alle spese elevate dei ragazzi, ai loro repentini cambiamenti di umore oppure a un ingiustificato aumento dell'aggressività. L’ideale è quello di convincerli a fare sport, cosi da tenerli occupati con attività sane che, oltre a fortificare il fisico, fanno acquisire una maggiore autostima, lasciando meno spazio alle insicurezze tipiche della loro età. Per fronteggiare meglio questa problematica ci avvaliamo anche della preziosa collaborazione di psicologi e formatori perché ci siamo resi conto che, nella maggior parte dei casi, l’alcool e la droga sono le "soluzioni" che si pensa di dare a malesseri con un'origine nella sfera familiare».

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