martedì 20 ottobre 2020
In Europa e nel mondo mancano dati ufficiali in grado di quantificare il fenomeno. Che sarebbero necessari per garantire i processi di inclusione per le persone affette da questa disabilità.
Giornata europea della sordocecità

Giornata europea della sordocecità - La Lega del Filo d'Oro

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Una giornata per sensibilizzare, per porre l’attenzione su una disabilità complessa, troppo spesso presa poco in considerazione. Il 22 ottobre sarà infatti la Giornata europea della sordocecità, una condizione che – stando a un’indagine condotta per la prima volta dall’Istat - in Italia coinvolge 189mila persone. Si stima invece che in Europa il numero dei sordociechi si aggiri intorno ai 2,5 milioni, cifra che corrisponde allo 0,5% della popolazione dei 27 Paesi.

Un dato però che non sembra comunque corrispondere al numero reale, visto che si fa ancora difficoltà a tratteggiare i confini della reale dimensione di questo fenomeno, che sembra essere piuttosto la punta dell’Iceberg di qualcosa di più ampio. E a dimostrarlo è il fatto che dal 2014, solo tre Stati membri dell’Unione hanno raccolto numeri ufficiali per il censimento delle persone con sordocecità.

E non avere numeri certi porta troppo spesso a sottovalutare questa disabilità, che invece porta chi ne è affetto ai margini della società. Un discorso che vale anche a livello mondiale, dove il range va dallo 0,2 al 2 per cento della popolazione. Persone che spesso vivono in condizioni di povertà e di disoccupazione, isolati anche dagli affetti.

«La Giornata Europea della Sordocecità, istituita in occasione dell'anniversario della fondazione della European Deafblind Union (EDbU), federazione di associazioni nazionali di e per le persone sordocieche, rappresenta un’occasione molto importante per ricordare che le persone sordocieche, in Europa e nel mondo, rimangono purtroppo ancora invisibili – dichiara Francesco Mercurio, Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche della Lega del Filo d’Oro – La strada per il riconoscimento dei nostri diritti è ancora molto lunga, nonostante il Parlamento europeo l’abbia riconosciuta una disabilità specifica nel 2004».

Ma per una persona sordocieca il riconoscimento della sordocecità si basa su valutazioni che non seguono uno standard specifico, con gravi impatti sulla tipologia di intervento e sul piano dell’assistenza. L’appello della Lega del Filo d’Oro - come quello delle varie organizzazioni internazionali che operano in questo ambito - è quindi quello di sviluppare un Indice di Classificazione internazionale di Funzionamento per il riconoscimento della sordocecità. In modo date da facilitare l'inclusione nella società.

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