venerdì 4 novembre 2016
Su un gommone stracarico di migranti, la Guardia costiera ha scoperto i cadaveri di dieci persone
Oltre 2.200 persone soccorse in mare
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Aumenta il numero dei morti in mare. Nel corso di diverse operazioni di salvataggio, coordinate dalla Guardia costiera italiana, su un gommone fra i diversi soccorsi a una quarantina di miglia al largo della Libia, sono stati trovati 10 cadaveri. Sono oltre 2.200 invece i migranti soccorsi nella giornata di sabato - tra cui molti bambini, anche se al momento non si conosce il numero esatto - che vanno ad aggiungersi ai 1.200 di venerdì. Le navi della Marina militare, della Guardia costiera e delle ong impegnate a monitorare il canale di Sicilia, hanno condotto in tutto 18 operazioni di soccorso, il doppio di venerdì.


C’è anche un neonato di sei giorni, tra i migranti soccorsi e sbarcati ieri a Trapani. In tutto 428 persone, tra cui 80 donne (sette in gravidanza). Il piccolo è stato subito trasferito in ospedale insieme alla giovane mamma. Nel porto siciliano sono giunte anche le 12 salme recuperate in mare dai naufragi di mercoledì pomeriggio. Tra i cadaveri ci sono anche tre bambini e un neonato, la cui madre si è salvata e si trova ora a Lampedusa.


Intanto la Mezzaluna rossa libica conferma di aver recuperato, da domenica scorsa, i corpi di 40 migranti morti in mare al largo di Tripoli. «Abbiamo recuperato oggi 6 corpi e altri 8 ieri, portando il totale dei corpi recuperati da domenica al largo di Tripoli a 40», ha dichiarato Khaled Mohamed Al-Adou, membro della Mezzaluna rossa.

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