sabato 8 dicembre 2018
Scattate le misure di emergenza dopo gli sforamenti delle concentrazioni di inquinanti nell'aria. Ordinato anche l'abbassamento del riscaldamento in case e uffici
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Una fitta cortina di smog continua ad avvolgere pesantemente una vasta area del Nord d’Italia dove le polveri sottili (Pm10) negli ultimi quattro giorni hanno superato i limiti consentiti dalle legge (50 microgrammi per metro cubo d’aria). Non si respira più. Inevitabile quindi il blocco del traffico, che riguarda i veicoli privati diesel da Euro 0 a Euro 4, ritenuti i più inquinanti: i divieti sono scattati ieri a Milano, in cinque province della Lombardia e in diversi comuni di Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. In gran parte del bacino padano, dunque, il divieto di circolazione funzionerà tutti i giorni dalle 8.30 alle 18.30 almeno fino a lunedì 10 dicembre.

Perché se alla scadenza prevista non si verificherà un abbassamento dei livelli di Pm10, lo stop potrà essere prorogato con altre ordinanze dei sindaci. Le previsioni meteo annunciano per le prossime ore pioggia e vento in alcune delle zone dove persiste l’emergenza smog e questo significa che la “nebbia nera” prodotta dai gas di scarico delle auto potrebbe in parte diradarsi e diventare meno intensa. Legambiente lancia, tuttavia, un nuovo allarme: «in vista del Natale, quando si assisterà a intensi spostamenti in auto, la situazione potrebbe peggiorare». E preoccupa anche un recente studio dell’Ausl di Bologna secondo il quale un bambino che nasce oggi nel comune emiliano e che vi trascorrerà il resto della vita vivrà sei mesi in meno rispetto alla media, proprio a causa dell’inquinamento atmosferico.

Ma il provvedimento anti-smog entrato in vigore ieri prevede pure limitazioni alla temperatura interna degli immobili nelle zone delle quattro regioni dove le centraline delle Agenzie regionali per la protezione ambientale hanno segnalato un’esuberanza dei valori di particolato oltre i livelli di guardia: in abitazioni, uffici, negozi e laboratori artigianali il riscaldamento non potrà superare, quindi, rispettivamente i 19 (per le case private) e i 17 gradi centigradi (per tutti gli altri ambienti). Sono esclusi però ospedali, case di cura, scuole e palestre. Vietate, inoltre, le combustioni all’aperto, la sosta con motori accesi e lo spandimento di liquami zootecnici effettuato senza ricorrere a tecniche ecosostenibili.

Ecco, regione per regione, dove e come vengono applicati i divieti

Lombardia. Le misure interessano oltre alla zona metropolitana di Milano, i comuni con oltre 30mila abitanti delle province di Monza e Brianza, Pavia, Lodi, Cremona e Mantova. Le province di Brescia e Bergamo sono rientrate nei limiti: nessuno stop, quindi, nelle due città.

Emilia Romagna. Limiti superati a Bologna e nei comuni limitrofi di Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Ozzano dell’Emilia, San Lorenzo di Savena e Zola Predosa. Blocco del traffico diesel Euro 4 (dalle 8.30 alle 10.30, però) esteso a diesel Euro 0-1-2-3 e ai veicoli benzina 0-1, anche a Imola, Ferrara, Cento, Ravenna e Rimini che si aggiungono a Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Forlì-Cesena dove le misure d’emergenza erano state attivate già dal 30 novembre e sono state, ovviamente, prorogate.

Piemonte. Sono in vigore le limitazioni previste dal “livello arancio” (l’allerta che scatta dopo quattro giorni consecutivi sopra i limiti di “respirabilità” dell’aria). Oltre a Torino città, qui sono interessate le aree urbane di Beinasco, Borgaro Torinese, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria Reale. Qualora i valori restassero uguali a quelli attuali, si passerà al “livello rosso” (dopo dieci giorni di superamenti del limite) che comprende divieti al transito di auto e furgoni diesel Euro 5 immatricolate prima del 1° gennaio 2013 a benzina con omologazione Euro 1.

Veneto. “Livello arancio” anche a Padova (esclusi però i mezzi commerciali). Autoveicoli ferme pure a Venezia, Vicenza e Rovigo.
Per chi non rispetta i divieti sono previste salate pene pecuniarie e la sospensione della patente di guida. Sanzioni amministrative anche per chi trasgredisce le regole sul riscaldamento negli edifici.

E TU DI CHE EURO SEI?

A COSA SERVE BLOCCALE LE AUTO DISESEL

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