martedì 14 gennaio 2020
Polveri sottili alle stelle. Nella capitale è polemica per la scelta della giunta, ma Pm10 superiore alla norma in 8 centraline su 13. Nel capoluogo piemontese si rischia l'allerta viola
Roma ferma tutti i veicoli diesel. Torino verso il "blocco totale"

Ansa

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L’inquinamento soffoca l’Italia dal nord al centro. È polemica e fa discutere a Roma la scelta della giunta Raggi, che da oggi nell’area Ztl 'Fascia verde' ha vietato la circolazione a tutti i veicoli diesel (quindi anche quelli euro 6) e quelli alimentati a benzina fino ad euro 2. Nello specifico l’ordinanza sindacale stabilisce la limitazione della circolazione dalle ore 7.30 alle 10.30 e dalle ore 16.30 alle 20.30 per tutti gli autoveicoli diesel. E stamane l'Arpa Lazio ha diffuso i livelli di concentrazione delle polveri sottili a Roma relativi a ieri che sono superiori alla norma per il settimo giorno consecutivo. I dati infatti riportano uno sforamento
in 8 centraline su 13 del valore massimo tollerato di Pm10 nell'aria, fissato alla quota di 50 microgrammi per metro cubo per evitare
possibili rischi per la salute. Secondo Legambiente però, lo stop del Campidoglio «arriva tardi, solo dopo il decimo giorno di aria avvelenata».

A Torino si rischia invece il 'blocco totale', il viola del livello d’allerta mai toccato. Il marrone sporco della caligine fatta di polveri sottili che si depositano ovunque, bloccano il respiro e bruciano la gola. Una volta tanto, pare però siano tutti (o quasi) d’accordo: in attesa del vento e della pioggia, si va a piedi e si abbassa il riscaldamento nelle case.

Ancora una volta è il Torinese a vincere il non ambito primo posto di territorio più inquinato (probabilmente d’Europa). Ieri, le rilevazioni dell’Arpa (l’Agenzia che ha il compito di tenere sotto controllo l’ambiente), hanno sancito altri sforamenti dei livelli di guardia delle Pm10 e quindi il proseguimento del blocco della circolazione dei veicoli (benzina fino ad euro 1 e diesel fino ad euro 5) almeno fino al prossimo giovedì compreso, quando altre rilevazioni potrebbero far scattare il 'semaforo viola' con un inasprimento dei divieti.

«Le centraline – dice una nota della Città Metropolitana – hanno segnalato in questi giorni un ampio superamento del limite dei 50 microgrammi di Pm10 che in alcuni casi sono arrivati a 80 e 100 per metrocubo. È molto probabile che a partire da venerdì 17 scatterà il livello viola che bloccherà per 13 ore tutti i veicoli a benzina euro 1 e diesel euro 5, compresi quelli immatricolati dopo il primo gennaio 2013».

Ma i 'blocchi arancioni' costellano un po’ tutta la pianura Padana così come la Toscana. Da oggi sono in vigore le misure anti-smog di primo livello nei Comuni della Lombardia con più di 30mila abitanti e in quelli aderenti su base volontaria nelle province di Monza e Cremona. Fermi quindi i veicoli con le stesse caratteristiche delle altre regioni. Obbligo dello spegnimento dei motori in sosta, riscaldamento domestico limitato, divieto di spandimento liquami zootecnici e divieto assoluto di combustioni all’aperto. Semaforo rosso in buona parte dell’Emilia-Romagna. Da oggi - e fino a giovedì compreso - blocchi nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e Ravenna. Stesso copione a Venezia.

E anche a Firenze sono scattati i divieti che saranno in vigore fino a sabato e che riguardano però i veicoli diesel fino ad euro 2 e benzina fino ad euro 3. Blocchi a parte, e mentre il fermo dei diesel a Roma scatena le polemiche politiche, si pensa a soluzioni d’emergenza oltre che a più lungo termine. Così, mentre Coldiretti reitera la proposta di piantare più alberi, a Torino la Regione propone al Comune di attivare un servizio gratuito di bus in città oltre che al governo di candidare il Piemonte al Fondo Europeo per la transizione dei modelli produttivi (il Green Deal), e all’Ue un fondo europeo dedicato all’Ambiente e un piano Marshall contro lo smog da almeno un miliardo. Per ora, comunque, tutti aspettano semplicemente la pioggia.

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