sabato 10 maggio 2014
​Premiati due dei bar romani che hanno detto no all'azzardo (A. Guerrieri). VAI AL DOSSIER
Gdf nelle sale slot: troppe violazioni
E lo Slot mob fa tappa a Roma
COMMENTA E CONDIVIDI
Una colazione per prendere a morsi l’azzardo. E per premiare due dei bar romani che hanno detto no a slot machine e “gratta e vinci”. Fuori su piazzale Appio Claudio (zona Tuscolana) i giochi sani d’un tempo: biliardino, forza quattro, dama e le costruzioni in legno; in sottofondo musica e balli popolari. È una mattinata dal profumo di passato quella di sabato, scelta dalla rete Slotmob per fare tappa  nella Capitale, dopo aver toccato già 50 città e aver coinvolto oltre 120 associazioni.

Un incontro che doveva essere la conclusione di questo viaggio contro il gioco d’azzardo, ma in realtà si è trasformato in un nuovo inizio per allargare ancor di più la rete di sensibilizzazione. È il rilancio di un’azione dal basso per cambiare la scala dei valori della società, dice infatti l’economista Leonardo Becchetti, tra i primi sostenitori della campagna per liberare i bar dalle slot. Con l’ambizione di modificare anche i criteri del mondo delle imprese. Un primo passo è arrivato – aggiunge – visto che Sistema gioco Italia ha annunciato di voler togliere 11mila punti vendita, che significa 42mila vtl in meno. Obiettivo numero uno adesso, comunque, è andare avanti "sia nel percorso di presa di coscienza diffusa, superando la logica della sconfitta a priori contro le grandi lobby dell’azzardo – aggiungono i coordinatori nazionali Carlo Cefaloni (Movimento dei Focolari e Libera) e Gabriele Mandolesi – sia aumentando la collaborazione con sindaci e parlamentari, per arrivare presto a una legge nazionale che restituisca poteri ai Comuni e premi le buone pratiche.

Foto Siciliani
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: