mercoledì 26 agosto 2020
Il viceparroco don Davide Brambilla: atto anacronistico e molto grave. Presentata denuncia alla Digos
Le scritte razziste nel Quartiere Stadera di Milano

Le scritte razziste nel Quartiere Stadera di Milano - Fotogramma

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«Neger raus», insieme a svastiche, croci celtiche, simboli delle Ss e altri segni fascisti. Sono in una sorta di meneghin-tedesco, e pure sgrammaticato, le scritte apparse sui muri delle case popolari del Quartiere Stadera alla periferia sud di Milano. «Via i neri», con lo stesso linguaggio con cui un triste tempo fa i nazisti volevano cacciare gli ebrei.

Slogan di analogo timbro («Zona fascista», «Boia chi molla», «Viva il duce», «Onore ai camerati») compaiono nel quartiere – dove ha sede il circolo del partito di estrema destra Forza Nuova – già da una settimana, vergati nottetempo a vernice sulle saracinesche di alcuni negozi e anche sulla facciata della chiesa e sui muri dell’oratorio di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa.

Le scritte razziste nel Quartiere Stadera di Milano

Le scritte razziste nel Quartiere Stadera di Milano - Fotogramma

Il parroco don Davide Brambilla le ha subito fatte cancellare, come «oltraggio a tutti gli abitanti» e a una comunità cristiana molto attiva nell’assistenza agli stranieri, presentando pure denuncia. La Digos cerca i responsabili anche attraverso le immagini di alcune telecamere.

«Ci sembra un atto sciocco e anacronistico. Penso che chi l’ha compiuto non si sia reso conto della sua gravità». Queste le parole di don Davide. Preoccupato, ma non allarmato, il vice parroco ha denunciato l’atto vandalico alle autorità e, appena ricevuta l’autorizzazione, ha provveduto a far ridipingere i muri. Cosa che ha fatto anche MM per le case popolari. «Il nostro Centro di ascolto aiuta molti immigrati, ma non penso sia stato questo il motivo delle scritte – conclude –. Non so chi siano gli autori, se ragazzi o adulti, certamente mi sembrano rigurgiti incomprensibili in un quartiere come questo e che non devono passare inosservati». Sono giunte manifestazioni di solidarietà e rammarico da parte dei parrocchiani.

La chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa, a Milano. Anche qui scritte razziste

La chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa, a Milano. Anche qui scritte razziste - Fotogramma

A proposito delle scritte inneggianti al fascismo e alle svastiche, Roberto Cenati, presidente provinciale di Anpi Milano, ha espresso «ferma condanna» per la «provocazione fascista» e le «scritte vergognose» comparse sui muri del quartiere. «Questa gravissima provocazione – ha affermato – offende la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la libertà di tutti noi». Continua il presidente dell’Anpi: «Sono state da tempo prese di mira lapidi dedicate ai Combattenti per la Libertà, proprio nel quartiere Stadera. Chiediamo alle pubbliche autorità di intervenire per individuare i responsabili di questi continui e ignobili episodi, in contrasto con i principi della nostra Carta Costituzionale e con le leggi Scelba e Mancino».

In queste ore gli investigatori stanno visionando le immagini di alcune telecamere della zona, una inquadra proprio la facciata della chiesa, per risalire agli autori del raid.

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