giovedì 15 giugno 2017
Il presidente della Cei cardinale Bassetti inaugura domani la struttura antisismica costruita accanto alla chiesa di Madonna delle Grazie rasa al suolo il 30 ottobre, dono delle Caritas del Triveneto
A Norcia inaugurazione del «Centro di comunità» donato dalla Caritas
COMMENTA E CONDIVIDI

Una nuova casa antisismica per celebrare, pregare, fare catechesi, incontrarsi. Sarà inaugurato domani sera 16 giugno alle 19 a Norcia un nuovo Centro di comunità presso il complesso della Madonna delle Grazie. Una struttura che sorge grazie al contributo di Caritas Italiana accanto ai resti della chiesa rasa al suolo dal sisma del 30 ottobre che ha devastato questa zona dell'Umbria. A meno di 10 mesi dalle prime forti scosse di terremoto che hanno coinvolto le popolazioni del Centro Italia (Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria), sarà il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza Episcopale Italiana a inaugurare e benedire la struttura. Con lui l’arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor Renato Boccardo, il parroco di Norcia don Marco Rufini, il direttore di Caritas italiana don Francesco Soddu, il direttore della Caritas diocesana Giorgio Pallucco, il delegato regionale Caritas del Triveneto don Marino Callegari, assieme ai progettisti e tecnici di Caritas Italiana e naturalmente i fedeli nursini.

Per il cardinal Bassetti sarà la prima visita ufficiale ad una Diocesi umbra dopo l’elezione a Presidente dei Vescovi Italiani. Soddisfatto monsignor Boccardo: «Norcia, privata dal terremoto di tutte le chiese, ora avrà un luogo antisismico dove celebrare l’Eucaristia e vivere le attività pastorali. Un bel segno di speranza per questa comunità profondamente ferita dal sisma e che attende con trepidazione la ricostruzione delle case, delle chiese e degli altri edifici. Sono altresì contento – prosegue il Presule - della presenza del cardinale Bassetti: ha accettato immediatamente e con gioia l’invito, dimostrando ancora una volta la sua paterna vicinanza alle persone della Valnerina».

Gli spazi interni del Centro sono organizzati in modo da prevedere un salone principale di 170 metri quadrati di superficie, che può essere diviso con pareti mobili in tre sale minori, utilizzabili separatamente, più tre aule per attività, oltre a depositi, servizi e un'ampia cucina. I bagni sono dimensionati per consentire l’accesso a persone disabili, così come gli altri ambienti. La struttura è una prefabbricazione pesante in acciaio e legno, con fondazione di soletta in cemento armato, pilastri d'acciaio come strutture verticali e travi in legno lamellare per le strutture inclinate di copertura. Blocchi di laterizio e per le tamponature, doppio cartongesso isolato con lana di roccia per i tramezzi interni. La copertura è in legno lamellare con doppia coibentazione e lamiera tipo rame antico. Il costo complessivo è stato di 450 mila euro.

Grazie alla colletta nazionale del 18 settembre e alla generosa risposta solidale sono finora pervenuti a Caritas Italiana oltre 25 milioni di euro, incluso il milione messo a disposizione dalla Cei. Un primo centro di comunità è stato inaugurato ad Amatrice (Ri) il 24 novembre scorso e in emergenza è stato utilizzato come presidio sanitario. Sempre nella Diocesi di Rieti prima di Natale sono state aperte altre piccole strutture socio-pastorali.

La struttura di Norcia, che è stata realizzata con il contributo delle Caritas diocesane della Regione ecclesiastica del Triveneto, sarà seguita da altri Centri di comunità in Umbria, curati in modo particolare tramite i gemellaggi con le Delegazioni regionali del Triveneto, della Campania e della Sardegna. La fase della prima emergenza non è ancora conclusa, essendo intrinsecamente legata alla precarietà delle persone terremotate, ma si è già avviata la fase della progettazione sociale, che nasce dalla lettura dei bisogni e delle risorse di tipo pastorale, sociale ed economico dei territori colpiti.


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: