martedì 23 febbraio 2016
​​Il governo conferma di aver autorizzato i decolli. Ma Gentiloni assicura: non è preludio ad intervento militare. Insorgono le opposizioni: il Parlamento non è stato informato.  La necessità e l'onore Fulvio Scaglione
Droni Usa da Sigonella, «sì caso per caso»
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​L'Italia ha acconsentito a far decollare dal suo territorio droni Usa impegnati contro lo Stato islamico in Nord Africa, ma l'accordo copre soltanto missioni difensive e non offensive e l'Italia deciderà caso per caso se autorizzare le partenze dei droni dalla base aerea di Sigonella in Sicilia. Non è stata avanzata alcuna richiesta di usare i droni e questi non sono ancora stati armati. L'Italia autorizzerà le partenze solo se lo scopo delle missioni sarà quello di proteggere personale sul terreno. Secondo il Wall Street Journal, che ha dato la notizia lunedì, gli Stati Uniti provavano da oltre un anno a convincere l'Italia a permettere loro di compiere questo tipo di operazioni partendo da Sigonella. ll ministro della Difesa Roberta Pinotti in un'intervista al Messaggero conferma la notizia. "La base di Sigonella è utilizzata dagli Stati Uniti secondo un trattatoche risale agli anni '50. Ogni volta che si configurano assetti nuovi, parte una richiesta. Nulla di strano. C'è stato bisogno di una serie di interlocuzioni, perché l'Italia dev'essere coinvolta con un ruolo di leadership e di coordinamento in una strategia disicurezza complessiva rispetto alla Libia", ha detto il ministro. "Come ha già detto la ministra Pinotti, le autorizzazioni sono caso per caso. Se si tratta di fare iniziative contro i terroristi, c'è uno stretto rapporto tra noi e gli altri alleati, siamo in piena sintonia con i partner. Ora però ci sono piccoli segnali di speranza in Siria, e questo è decisivo anche per laLibia. La priorità resta la risposta diplomatica, poi se ci sono evidenze di potenziali attentatori, l'Italia fa sua parte insieme a tutti gli altri" ha detto Matteo Renzi, a Rtl 102.5 commentando l'indiscrezione del Wsj sull'utilizzo Usa di velivoli senza pilota dalla base siciliana di Sigonella. "L'uso della base di Sigonella autorizzato dal governo italiano per l'invio di droni americani in Libia "non è un preludio all'intervento militare" ha dichiarato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni e poi ha spiegato che l'utilizzo della base "non richiede una comunicazione specifica in Parlamento", aggiungendo che "sarà il ministro della Difesa a valutare" caso per caso. Insorgono le opposizioni, dalla Lega a Si, chiedendo al governo di dare informazioni non alla stampa ma in Parlamento. "Vogliamo chiarezza e chiarimenti sui droni Usa che potrebbero partire in direzione Libia da Sigonella", chiede il capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana, Arturo Scotto. "I ministri hanno l obbligo politico e morale di condividere questa scelta con il Parlamento" ha detto il leghista Roberto Calderoli.
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