giovedì 29 luglio 2010
Dal Parlamento via libera definitivo e bipartisan al nuovo Codice. Previste multe salate per chi si mette al volante dopo aver bevuto.
- Ancora più rigore sull'asfalto. Ma servono presenze, non proclami di A. Giorgi
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Zero alcol per i neopatentati e giro di vite sulle minicar. Guarda soprattutto ai giovani, il nuovo Codice di sicurezza della strada, approvato ieri, in via definitiva, dal Senato, con 145 voti a favore, 122 astensioni e nessun voto contrario. La legge entrerà in vigore entro sabato, giusto in tempo per la “prova del fuoco” del primo, grande esodo estivo.«Questa riforma – ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi – diminuirà ulteriormente il numero degli incidenti e la mortalità sulle strade. Nel 2003, la patente a punti – ha ricordato il premier – contribuì a far diminuire gli incidenti mortali dai 7mila del 2002 ai 4.500 di oggi. Con questo nuovo provvedimento e con il miglioramento che gli investimenti in corso nelle infrastrutture apporteranno alla circolazione, diminuirà ulteriormente il numero degli incidenti e la mortalità sulle strade».Come ricorda la fondazione Ania per la sicurezza stradale, la Onlus delle compagnie di assicurazione, nel 2008, i decessi in incidenti stradali sono stati 4.731 e, per oltre un terzo, hanno riguardato persone con meno di 30 anni. In pratica ogni giorno si contano 13 morti per un “costo sociale” di più di 30 miliardi di euro all’anno, circa due punti di Pil. Cifre drammatiche che hanno spinto il Parlamento ad affrettare i tempi di approvazione del nuovo Codice.Tra le novità principali, ecco allora la “tolleranza zero” per il consumo di alcol tra i giovani che poi si mettono al volante. In particolare, i neopatentati dovranno effettuare un test obbligatorio e, per i primi tre anni di guida, se saranno trovati ubriachi, saranno multati e privati di punti patente. Il medesimo rigore è stato riservato dal legislatore anche agli autisti professionali, che dovranno sottoporsi al test antidroga per il rinnovo della patente, che sarà ritirata in caso di guida in stato di ebbrezza. Se commetterà questa infrazione, l’autista potrà anche essere licenziato per giusta causa. Sempre in tema di abuso di alcolici, il nuovo Codice prevede che i gestori dei locali non possano più venderne dopo le tre di notte (in autostrada il divieto scatterà dalle 22 per i superalcolici) e dovranno mettere a disposizione dei clienti un etilometro per una prova prima di rimettersi al volante.Per quanto riguarda, invece, le minicar, anche nel recente passato protagoniste di incidenti gravi, sono previste multe salate per chi “trucca” il motore: 1.556 euro per il meccanico e 594 euro per il proprietario. Inoltre, se si salteranno le previsioni, è prevista una multa tra i 1.800 e i 7mila euro, con fermo obbligatorio del mezzo per 90 giorni. Infine, previste le cinture di sicurezza obbligatorie sia per il guidatore che per il passeggero.«Il nuovo Codice – ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, presente in Senato al momento del voto finale – è il frutto di un lavoro comune di Governo e Parlamento, che in questa occasione ha visto tutte le forze politiche convergere su un testo condiviso». Questa riforma, ha aggiunto, «sposa maggiore severità con la maggiore prevenzione e rappresenta per le forze dell’ordine uno strumento efficace per il loro delicato lavoro quotidiano».Di «grande passo in avanti per la prevenzione dei rischi per la salute» da consumo di alcol, ha invece parlato il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ricordando la validità delle norme restrittive previste dalla legge, definite una «svolta storica», soprattutto quelle contro il consumo di alcolici, dal sottosegretario con delega alla Famiglia, Carlo Giovanardi.A conferma dello spirito bipartisan della riforma, il capogruppo del Pd in Commissione Lavori pubblici del Senato, Marco Filippi, ha ricordato il «contributo determinante» delle opposizioni per arrivare a una «veloce approvazione» del disegno di legge. «È evidente a tutti – ha aggiunto Filippi – che per aumentare la disciplina di chi guida, il primo strumento sono dei controlli fatti bene ed in maniera continuata, non solo dopo una tragedia o nei periodi di traffico intenso. Allo stesso livello di importanza deve esserci la sicurezza delle strade e la loro manutenzione».
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