sabato 20 maggio 2017
Allarme di Coldiretti: a dicempre il 67% di pioggia in meno, ora "bombe d'acqua" e grandinate. Negli ultimi dieci anni "danni climatici" per 14 miliardi di euro
Dalla «grande sete» ai nubifragi. Il clima minaccia l'agricoltura
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Prima i terreni assetati, adesso quelli allagati. E’ allarme per "i nubifragi con bombe d’acqua e grandine che hanno colpito a macchia di leopardo città e campagne nel centro nord, già stressate dalla siccità per la caduta del 6% di precipitazioni in meno rispetto alla media ad aprile". Lo afferma la Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr, in riferimento alla brusca ondata di maltempo che sta colpendo l’Italia.

"Per dissetare i campi la pioggia deve cadere in modo ostante e leggero mentre i forti temporali, soprattutto se accompagnati da grandine, aggravano i danni alle coltivazioni in una pazza Primavera segnata da nubifragi, siccità e gelate fuori stagione”, viene spiegato. Intemperie che hanno causato “centinaia di milioni di euro di danni. Nell’attuale fase stagionale - sottolinea la Coldiretti - la grandine è l’evento più temuto agli imprenditori agricoli per la perdita dell’intero raccolto dopo in anno di lavoro".

Le precipitazioni in Italia sono risultate inferiori alla media del 3% anche a marzo ma sono risultate sotto la media durante tutto l’inverno “con un picco negativo a dicembre in cui è caduta addirittura il 67% di acqua in meno sulla Penisola”. Una evidente anomalia “che conferma i cambiamenti climatici in atto che in Italia - conclude la Coldiretti - si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura italiana, che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo".

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