lunedì 17 dicembre 2018
Sono iniziate nella notte le operazioni di sgombero del Moi. Negli scantinati vivevano una settantina di profughi e migranti
Lo sgombero all'ex villaggio olimpico di Torino

Lo sgombero all'ex villaggio olimpico di Torino

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È scattato nelle prime ore di questa mattina e durerà almeno due giorni lo sgombero "dolce" a Torino del Moi, l'ex villaggio olimpico occupato da anni da profughi e famiglie di migranti. Nelle operazioni, che si stanno svolgendo senza tensioni, sono impegnati forze dell'ordine e 118. Solo un uomo ha opposto resistenza ed è stato portato via dalle forze dell'ordine.

Gli scantinati, dove oggi vivono una settantina di persone, erano già stati liberati una prima volta nel novembre dello scorso anno, quando era stato allontanato un centinaio di persone. I cancelli utilizzati per chiudere le cantine, però, sono stati divelti.

Lo sgombero "dolce" della struttura vede impegnati, in un progetto di ricollocazione dei migranti, Prefettura, Questura e Comune di Torino, insieme con la Diocesi, la Regione Piemonte e la Compagnia di San Paolo.

Al momento sono una quarantina i profughi che hanno lasciato gli scantinati dell'ex Moi. Si tratta di uomini provenienti dal Ghana, Mali, Nigeria e Ciad. Con i pullman messi a disposizione dal Comune di Torino, verranno accompagnati al centro della Protezione civile di via delle Magnolie per poi essere smistati in alcune abitazioni, come previsto dal progetto di ricollocamento.

Negli scantinati ci sono numerose masserizie - bombole, materassi, elettrodomestici - che verranno trasportate in un magazzino.

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