giovedì 19 gennaio 2012
​L'avvio al Servizio civile nazionale è sospeso per tutti i volontari; lo ha stabilito l'Ufficio nazionale per il servizio civile in seguito all'ordinanza del tribunale di Milano che ha dichiarato discriminatoria la richiesta della cittadinanza italiana.
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L'avvio al Servizio civile nazionale è sospeso con effetto immediato per tutti i volontari selezionati per i progetti inseriti sia nel bando nazionale di 10.481 volontari, sia nei bandi regionali e delle province autonome. Lo ha stabilito l'Ufficio nazionale per il servizio civile in seguito all'ordinanza n. 15243/11RG del 9/1/2012 del tribunale di Milano - sezione lavoro - che ha dichiarato discriminatoria la limitazione prevista dall'art. 3 del "Bando per la selezione di 10.481 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia e all'estero" pubblicato il 20/09/2011, nella parte in cui chiede il possesso della cittadinanza italiana quale requisito di ammissione allo svolgimento del Servizio civile nazionale. Con la stessa decisione il giudice ha ordinato alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Ufficio nazionale del servizio civile di sospendere le procedure di selezione, di modificare il bando nella parte in cui richiede il requisito della cittadinanza consentendo l'accesso anche agli stranieri soggiornanti regolarmente in Italia e di fissare un nuovo termine per la presentazione delle domande."Sono altresì - si legge nel sito dell'Ufficio nazionale del servizio civile - sospese tutte le attività di cui all'avviso del 15 novembre 2011, relative al rilascio del nulla osta da parte dell'Ufficio ed all'invio delle graduatorie da parte degli enti. Sarà cura di quest'Ufficio comunicare con successivi "Avvisi" l'evolversi della vicenda in relazione agli esiti della richiesta urgente della sospensione degli effetti dell'ordinanza in argomento e dell'appello presentato avverso la suddetta ordinanza. Si assicura fin da ora che l'Ufficio adotterà tutte le misure ritenute più opportune al fine di limitare i disagi agli enti ed ai giovani derivanti dalla situazione venutasi a determinare con la pronuncia giurisdizionale in argomento".
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