mercoledì 2 marzo 2016
​Nell'annuale relazione al Parlamento gli 007 vedono il nostro Paese anche come potenziale terreno di coltura per aspiranti jihadisti.
Servizi segreti: «L'Italia a rischio terrorismo»
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L`Italia "appare sempre più esposta" alla minaccia del terrorismo quale "target potenzialmente privilegiato sotto un profilo politico e simbolico-religioso, anche in relazione alla congiuntura del Giubileo straordinario". È quanto emerge dalla Relazione annuale al Parlamento sulla politica dell'informazione per la sicurezza resa nota oggi dalla nostra Intelligence. Nella relazione al Parlamento gli 007 vedono il nostro Paese anche come potenziale "terreno di coltura di nuove generazioni di aspiranti mujahidin, che vivono nel mito del ritorno al califfato e che, aderendo alla campagna offensiva promossa da Daesh, potrebbero decidere di agire entro i nostri confini". Secondo la relazione, in Italia vanno soprattutto valutati "con estrema attenzione i crescenti segnali di consenso verso l'ideologia jihadista emersi nei circuiti radicali on-line, frequentati da soggetti residenti in Italia o italofoni". Si tratterebbe, in particolare, secondo i nostri Servizi "di individui anche molto giovani, generalmente privi di uno specifico background, permeabili ad opinioni 'di cordatà o all'influenza di figure carismatiche e resi più recettivi al 'credo' jihadista da crisi identitarie, condizioni di emarginazione e visioni paranoiche delle regole sociali, talora frutto della frequentazione di ambienti della microdelinquenza, dello spaccio e delle carceri".
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