venerdì 4 giugno 2021
Un perdita per i clan di 225 milioni. Era nascosta in carico di banane proveniente dall'Equador. Gdf, "lo scalo calabrese sempre più centrale per i trafficanti. In aumento i sequestri"
Sequestro record più di una tonnellata di cocaina nel porto di Gioia Tauro
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Nuovo sequesto record di cocaina nel porto di Gioia Tauro, più di una tonnellata, una perdita secca per la 'ndrangheta di oltre 200 milioni di euro. Si tratta esattamente di 1.126 chili di cocaina purissima nascosti in un container carico di banane proveniente dall'Equador. La sostanza stupefacente era di qualità talmente pura, che avrebbe potuto essere tagliata fino a 4 volte prima di essere immessa sul mercato, fruttando un introito alla criminalità organizzata di circa 225 milioni di euro. A scoprire il carico i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e i funzionari antifrode dell'Ufficio di Gioia Tauro dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria - Direzione Distrettuale Antimafia.

Attraverso una complessa ed articolata attività di analisi di rischio e riscontri su oltre 2.100 container provenienti dal continente sudamericano, con l’ausilio di sofisticati scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, si è riusciti ad individuare la cocaina, abilmente occultata dentro le cassette di frutta esotica. Ogni cassetta conteneva però solo cocaina, 16 chili, senza alcuna banana. Inoltre le cassette non erano neanche sul fondo del container ma nelle prime file, evidentemente per poterle movimentare più rapidamente. Infatti Gioia Tauro è uno scalo di “transhipment”, cioè di trasbordo delle merci dalle grandi navi portacontainer e quelle più piccole. E questo vale anche per la cocaina. Molto probabilmente anche in questo caso.

“Il porto di Gioia Tauro si conferma sempre più centrale per i trafficanti di sostanze stupefacenti, addirittura in crescita – sottolinea il tenente colonnello Giampiero Carrieri, comandante del Gruppo della Guardia di finanza di Gioia Tauro -. Pensi che quest’anno in appena cinque mesi sono stati sequestrati più di 2.800 chili di cocaina, contro una media di 1.500 all’anno nel passato”. Il febbraio scorso, circa 1300 chili di coca, per un valore di 260 milioni di euro, sono stati sequestrati in tre container provenienti dal Brasile (due) e dall’Equador (questo in quest’ultimo sequestro), e diretti in Francia, Israele e Croazia. In uno, contenente caffè, la cocaina, più di 500 chili, era all’interno di borsoni. In un altro, che trasportava frutta esotica, la sostanza stupefacente, quasi 700 chili, era nascosta in grandi involucri collegati con lunghe corde per poterli prelevare più facilmente. Nel terzo container frigo, che trasportava carne congelata brasiliana, la coca era occultata nel vano motore.

A metà maggio grazie alla collaborazione con la Polizia Kosovara e con la Polizia Criminale Albanese, è stato scoperto un traffico internazionale di oltre 400 chilogrammi di cocaina, per un valore di più di 100 milioni di euro, all’interno di un contenitore proveniente dal Brasile. Giunto nel porto di Gioia Tauro, e individuato sempre grazie agli scanner, non era stato bloccato ma seguito fino in Albania dove sono state sottoposte a fermo di polizia 25 persone, tra operai, impiegati ed autisti di una ditta con sede in Lipjan (Kosovo), destinataria del carico, tra i quali 7 in stato di arresto per traffico internazionale di stupefacenti.

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