martedì 22 giugno 2010
COMMENTA E CONDIVIDI
1 - La casa di via Giulia abitata da Bertolaso per alcuni anni. Il primo caso riguarda la concessione in uso di un alloggio al dottorre Guido Bertolaso, la cui esigenza mi venne rappresentata dal dottore Francesco Silvano (strettissimo collaboratore di Sepe, ndr). In prima istanza, gli feci avere ospitalità presso il Seminario, ma mi furono rappresentati problemi di inconciliabilità degli orari, per cui incaricai lo stesso dottore Silvano di trovare altra soluzione, della quale non mi sono più occupato, né sono venuto a conoscenza. 2 - Il palazzetto venduto a Pietro Lunardi. Si trattava di un immobile che presentava, in maniera evidente e seria, segni di vecchiaia e di precarietà, rappresentati più volte anche dagli stessi inquilini (...) Fu disposto un sopralluogo ricognitivo eseguito dai tecnici della Congregazione, i quali fecero anche una valutazione dei lavori necessari, preventivando anche la spesa che fu ritenuta troppo onerosa (...) per cui venne presa in considerazione l’opportunità della vendita. Solo successivamente mi fu riferito che l’onorevole Lunardi aveva espresso il proprio interesse. 3 - La ristrutturazione del Palazzo di Propaganda in piazza di Spagna. Era stato registrato un notevole distacco della parete determinato, secondo gli accertamenti tecnici effettuati, da infiltrazioni di acqua sotto il fabbricato e dalle continue vibrazioni causate dal passaggio della vicina metropolitana. Fu accertata la competenza dello Stato Italiano e furono eseguiti lavori di ripristino e ristrutturazione, con onere parzialmente a carico della pubblica amministrazione.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: