mercoledì 1 febbraio 2017
In tre, soli, a 1.100 metri «Ci hanno costretti a venire via da Roccacaramanico, sulla Majella, anche se non avevamo nessun problema»
«Senza regia l'Appennino si spopola»
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Evacuati per forza. Appaiono veramente inviperiti i tre residenti di Roccacaramanico che il 22 gennaio sono stati invitati a fare le valige e a scendere a valle. Pericolo slavine, diceva la Prefettura. Peccato che il borgo pescarese se ne stia sul cucuzzolo della montagna dal tempo degli antichi romani. Tutt’intorno solo dirupi. Sopra, il cielo. «Ma quali slavine?» si chiede Federico Ippoliti, tornato a casa dopo due giorni di trasferimento coatto a valle, «dove il Comune di Sant’Eufemia a Majella si è prodigato in ogni modo per rendere le cose più semplici» precisa.

Ippoliti gestisce il Majella House, una casa di vacanza all’interno della frazione, una delle tante isolate dall’emergenza neve. Siamo sull’Appennino abruzzese, a 1.100 metri, dove dal 16 al 19 gennaio è nevicato ininterrottamente: muri gelati di quattro metri. Dietro quelle pietre che hanno sfidato secoli e terremoti, vivono solo in tre: oltre a Ippoliti, Sarah Gregg e Bruno Petriccione. Si definiscono, con un pizzico d’ironia, «indomiti montanari» e raccontano che «la neve fa parte dell’inverno e quando vivi qui sai che devi avere la dispensa piena e abbastanza legna per affrontare un isolamento talvolta prolungato ».

Nessun delirio romantico: la montagna, ammettono, è anche sacrificio: «Quando, il 21 gennaio, è arrivata la motoslitta inviata dall’Amministrazione Comunale di Sant’Eufemia a Majella, con il rifornimento di pane, latte e pasta, è stato un gesto molto gradito, anche se non necessario, perchè avevamo ancora delle scorte». Tuttavia, l’indomani è scattata l’ordinanza di evacuazione del Sindaco, «con l’obbligo di scendere a valle, per un presunto rischio valanghe, comunicato in modo generico dalla Prefettura di Pescara, e la temporanea chiusura della provinciale n. 70, ordinata dalla Provincia di Pescara tre giorni prima a causa della presenza di neve e della possibilità di slavine» ricordano.

E la Provincia conferma: l’ordinanza comunale per rischio valanghe e poi quella provinciale, il pericolo slavine e il ritorno alla normalità, parecchi giorni dopo. Secondo i tre montanari, è stata una emergenza di carta: «la comunicazione della Prefettura del 21 gennaio si limitava a trasmettere il bollettino Meteomont dello stesso giorno, pregando i Sindaci di Farindola e di Sant’Eufemia a Maiella di 'voler adottare le misure di vigilanza necessarie'.

Nel bollettino Meteomont il grado di pericolo valanghe era stimato per tutti i comprensori montani abruzzesi in 'Forte 4', senza alcun dato puntuale sui due Comuni interessati e sulla base di parametri riferiti a situazioni diverse dalla nostra». In altre parole, il pericolo sarebbe stato sopravvalutato perché l’area, pur trovandosi su massicci diversi (Majella e non Gran Sasso), era nella stessa provincia del Rigopiano (Pescara): «la reazione dell’Amministrazione pubblica - commenta Ippoliti è quella di tutelarsi, ampliando a dismisura i divieti, fatto salvo continuare a non muovere i mezzi spazzaneve fino al 28 gennaio per ripulire le strade».

Argomenti cui viene spontaneo controbattere con la necessità di evitare altre stragi, ma secondo l’operatore turistico «questo modo di procedere scoordinato danneggia il turismo e incentiva lo spopolamento dell’Appennino: dopo l’emergenza neve c’è stato un notevole danno di immagine per l’Abruzzo. Una nevicata più intensa e il sistema va in stallo, rischiando di rimanere bloccati in montagna ». Dal 18 gennaio si è interrotta l’energia elettrica, tornata il 23, e dal 19 anche le reti di telefonia mobile.

«E come si è reagito? - chiede Ippoliti - Imponendo a tre cittadini che non correvano alcun rischio di lasciare precipitosamente le loro attività ed abitazioni, dando l’impressione che il governo del territorio non sia gestito da un 'sistema' di responsabilità 'informate', del quale ci sarebbe invece molto bisogno, per rilanciare il turismo e far vivere queste montagne».

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