mercoledì 3 maggio 2017
Per i colleghi l'uomo sarebbe morto dopo essere stato investito dal motorino dei vigili urbani. La polizia locale smentisce la ricostruzione.
Ambulante senegalese morto dopo controlli, i compagni protestano
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Non è stata ancora chiarita la dinamica che questo pomeriggio, a Roma, ha portato alla morte di un ambulante senegalese sul Lungotevere. L’accaduto ha però generato la protesta di decine di immigrati causando il blocco del traffico tra Ponte Amedeo Savoia e Ponte Garibaldi in direzione Testaccio e sul Lungotevere dè Cenci. Stando ai racconti forniti in un primo momento da alcuni colleghi della vittima, Nian Maguette (54 anni) sarebbe stato investito da un motorino dei vigili urbani in borghese mentre scappava da un controllo, per poi cadere a terra battendo la testa.


Gli ambulanti hanno indicato anche una macchia ancora visibile sull'asfalto del marciapiede, all'angolo con Lungotevere de Cenci, sostenendo che si tratta del "sangue di Niam". La polizia locale di Roma, però, ha smentito questa ricostruzione: "Non esiste coinvolgimento diretto tra l'operazione antiabusivismo avvenuta stamattina e il decesso del cittadino senegalese avvenuto a circa 500 metri di distanza" si legge in una nota del Comando della polizia di Roma Capitale. "Gli agenti intervenuti spiegano che non c'è stato alcun inseguimento - sottolineano ancora dal Comando -. Auspichiamo che chi indaga faccia luce sulla vicenda. Esprimiamo vicinanza alla famiglia dell'uomo e a tutta la comunità senegalese".


Per i vigli urbani i due episodi, i controlli anticontraffazione disposti questa mattina alle 10 e 30 e la morte dell’uomo (trovato da alcuni passanti verso le 13 steso per terra e sanguinante) non ci sarebbero collegamenti.

A questa ricostruzione si unisce quella di un commerciante, Stefano Sgarbossa, proprietario di un negozio di cucine antistante al luogo in cui è stato ritrovato l'uomo. Sgarbossa racconta di aver visto Nian camminare e accasciarsi. In seguito all'arrivo di un ambulanza, i paramedici avrebbero poi provato a lungo a rianimarlo. Sempre secondo il commerciante un medico entranto nel negozio avrebbe poi attribuito il decesso a un infarto.

Inatnto la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta senza ipotesi di reato né indagati. Il procedimento è stato affidato al pm di turno
Francesco Marinaro che attende un rapporto dei vigili urbani. Si attende l'autopsia per fare luce sulle cause del decesso. La Questura della capitale ha poi ribadito che la morte dell'uomo "non è in alcun modo collegabile alle operazioni della Polizia locale". Nel comunicato viene aggiunto che dalle testimonianze raccolte dagli investigatori della Squadra mobile e del commissariato
Trevi, emerge che la vittima "è stata vista accasciarsi al suolo mentre si trovava da sola. Pertanto è da escludere che il
decesso sia derivato da azione di terzi".


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