giovedì 14 dicembre 2017
Lo ha detto il presidente Pietro Grasso a conclusione dei lavori dell'assemblea. Capigruppo convocata per martedì prossimo
Vitalizi e ius culturae in calendario settimana prossima
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Il calendario dell'aula del Senato per vitalizi e lo ius culturae sarà rimandato alla prossima settimana. Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso a conclusione dei lavori dell'assemblea. «Per trattare gli argomenti posti all'attenzione dell'aula - ha spiegato - sono convocate sin d'ora sia la capigruppo, a conclusione della riforma del regolamento che inizierà martedì prossimo alle ore 12, sia il Consiglio di presidenza mercoledì alle ore 14. Lì si potranno trattare queste richieste e questi argomenti».

«I vitalizi - ha affermato - sono già stati oggetto di deliberazione e la proposta di metterli all'ordine del giorno dell'aula è stata respinta dall'assemblea il 5 dicembre scorso in occasione dell'esame delle proposte di
modifica al calendario, perciò in base ai precedenti le richieste avanzate oggi sono inammissibili».

Incontrando la stampa
parlamentare per gli auguri di Natale, il presidente del Senato ha ricordato che «il Parlamento fa parte della storia e della cultura del nostro Paese». «Riconoscerne la centralità - ha sottolineato - non è vuota retorica ma riconoscimento della democrazia come rappresentanza e del potere politico come servizio per i cittadini, soprattutto i più deboli e indifesi».

Per Grasso «è possibile e doveroso coniugare tradizione e innovazione, rendendo solide le basi della convivenza civile anche attraverso - ha rimarcato - la piena legittimazione delle Istituzioni democratiche e lo sviluppo di efficienti e sempre più efficaci modalità di decisione pubblica, che siano sempre coerenti con il tracciato fissato dalla nostra Costituzione».

Il presidente del Senato ha ricordato che «si stanno per aprire le celebrazioni per il 70esimo anniversario della Costituzione italiana che proprio qui, a palazzo Giustiniani, è stata firmata il 27 dicembre 1947. Democrazia, Costituzione, solidarietà sono e restano i principi che dobbiamo trasmettere alle future generazioni, il perimetro dentro il quale, senza distinzioni di appartenenza, ciascuno possa sentirsi parte della stessa comunità».

Grasso, inoltre, condivide «pienamente le parole del presidente Mattarella» sullo sviluppo dell'Unione europea. «Io credo - ha precisato - che la chiave del futuro sarà nella determinazione a procedere con solidarietà e coesione. Il cuore dell'Europa sono i suoi cittadini, l'attenzione dell'Unione europea deve concentrarsi sulle loro necessità, sulle difficoltà da superare e sui sogni da realizzare. L'obiettivo prioritario è il rafforzamento democratico dell'Unione, in modo da consegnare ai nostri figli e ai nostri nipoti, che sono e si sentono dalla nascita cittadini europei, un'Europa più giusta e influente sul piano internazionale».

Il presidente del Senato si è anche augurato che «lo stile e gli atteggiamenti della prossima campagna elettorale siano misurati e rispettosi, pur nella diversità delle opinioni». «Un dibattito feroce e improntato allo
scontro» non aiuta «i cittadini a formarsi un giudizio consapevole sul merito delle proposte in campo» e «l'uso di toni esasperati» determina «un'ulteriore crisi di legittimazione delle istituzioni e della funzione stessa della politica. Grasso ha fatto riferimento ai toni che stanno caratterizzando l'ormai avviata campagna elettorale e
riproposto un concetto da lui stesso espresso nel 2016. «Le parole di allora - ha concluso - mi sembrano utili anche per la futura campagna elettorale. Se si saprà costruire un dibattito senza strumentalizzazioni e
incentrato sui contenuti avremo una campagna elettorale appassionata ma leale. D'altro canto, soffiare sulla paura, delegittimare gli avversari e alimentare la rabbia e la sfiducia - sentimenti diffusi e ben delineati nel Rapporto Censis - non può che rendere tutto il nostro Paese, a prescindere da chi raccoglierà il maggior numero dei consensi, più fragile e diviso».

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