lunedì 9 giugno 2014
Il prefetto: «Servono anni per sradicare un fenomeno così annoso, ma rispetto a due anni fa la situazione è cambiata». VAI AL DOSSIER
Le reazioni: «Basta promesse, vogliamo i fatti»
COMMENTA E CONDIVIDI
​«L’impegno deve essere costante, non si può abbassare la guardia neanche un attimo altrimenti si corre il rischio di tornare indietro». È l’avvertimento del viceprefetto Donato Cafagna, dal novembre 2012 commissario di governo per i roghi dei rifiuti in Campania. «Abbiamo fatto un buon lavoro per contrastare il fenomeno, e i dati lo confermano, ma ora bisogna intervenire sulle cause. In particolare sull’economia in nero. Si sta lavorando ma ci vuole tempo come ogni volta che si deve sradicare un fenomeno annoso». Ma è ottimista. «La situazione è molto cambiata rispetto a un anno e mezzo fa». Ma, aggiunge, «se non avremo altre risorse, soprattutto per i comuni, sarà molto difficile andare avanti». E tra le criticità indica anche i campi nomadi, «questione sociale e sanitaria: sono necessari interventi di tutela».Rallenta il calo dei roghiContinua a scendere il numero dei roghi sui quali intervengono i vigili del fuoco, ma meno dello scorso anno. Nel primo quadrimestre sono stati 644 (518 nel Napoletano e 126 nel Casertano) rispetto ai 709 dello stesso periodo del 2013 (534 e 175) e ai 1.362 del 2012 (945 e 417). Ma cambia anche la tipologia. Gli interventi dei vigili del fuoco sono più brevi, sia perché arrivano più velocemente, sia perché gli incendiari hanno cambiato strategia, e appiccano a mucchi meno grandi.Arresti e sequestriSono state 20 le persone arrestate in base alle norme del decreto 136 del 10 dicembre 2013 per chi brucia rifiuti. Molti i dati del contrasto: negli ultimi due anni sono stati effettuati 10.658 pattugliamenti con 307 persone denunciate per crimini ambientali, 178 contravvenzioni a veicoli che trasportavano illegalmente rifiuti speciali (111 sequestrati), 173 aree sequestrate per sversamento di rifiuti, 137mila euro di sanzioni amministrative. Molte le imprese in nero: 29 gommisti, 59 tessile/pelletteria, 82 edilizia, 25 agricole.Controlli e mappature dei militariOgni giorno operano 30 pattuglie di militari in quattro fasce orarie. Dall’inizio dell’impiego ad aprile, in provincia di Napoli sono stati controllati 1.292 veicoli, identificate 3.008 persone, 11 fermate. Nel Casertano 877 veicoli, 2.394 persone, 3 fermate. Inoltre stanno eseguendo il censimento delle aree con più rifiuti, tutte ora pubblicati sul sito "Prometeo" della prefettura di Napoli: 154 nel Napoletano e 82 nel Casertano.Una montagna di pneumatici smaltitiSono più di 222 le tonnellate di pneumatici raccolti e smaltiti da agosto 2013, quando è partito il protocollo tra ministero dell’Ambiente, Regione, prefetture e il consorzio Ecopneus costituita dalle maggiori industrie del settore. Con un ritmo in crescita: 4 ad agosto di un anno fa, ben 54 nel maggio scorso. A questi vanno aggiunte le 8.484 tonnellate ammassate da decenni in un unica area nel comune di Scisciano. Numeri che ora potrebbe aumentare visto che Ecopneus oltre che dello smaltimento si occuperà, gratuitamente, anche della raccolta che i comuni, coi pochi fondi a disposizione, fanno a rilento.Ancora pochi fondiSono già stati assegnati ai 57 comuni i 7 milioni di euro regionali destinati al telecontrollo e al recupero delle aree interessate da incendi e sversamenti di rifiuti. Tutti hanno avuto almeno 30mila euro. Quelli più disastrati cifre molto maggiori. Ad esempio il gruppo associato Giugliano-Parete-Villaricca-Melito 1 milione, Caivano-Crispano 500mila, Castel Volturno-Mondragone 470mila, l’area vesuviana 470mila, quella nolana 798mila. Ma serviranno nuovi fondi perché altri 31 comuni hanno chiesto di essere inseriti nell’elenco.Solo truffe nei controlli agricoliSono dati che tranquillizzano quelli dei controlli dell’Ispettorato repressione frodi del ministero delle Politiche agricole. Da novembre 2013 al 16 maggio sono stati eseguiti 289 controlli in aziende agroalimentari. Pochi i campioni irregolari (3), i sequestri (9), le contestazioni (33) e i reati (8). Ma si tratta soprattutto di truffe e non di situazioni di pericolo.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI