mercoledì 16 ottobre 2013
Prima volta in regione. «Forme di condizionamento della vita amministrativa da parte della criminalità organizzata». La decisione del Cdm riguarda anche un Comune del Crotonese.
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Il Consiglio dei ministri ha sciolto, ieri sera, il consiglio comunale di Sedriano (Milano) "al fine di consentire le operazioni di risanamento delle istituzioni locali, nelle quali sono state riscontrate forme di condizionamento della vita amministrativa da parte della criminalità organizzata. "È la prima volta in Lombardia. Ma quell'ente non è il solo su cui le criminalità organizzate hanno allungato i propri tentacoli", si legge nella nota di Florindo Oliverio, segretario generale Fp Cgil Lombardia. Il sindaco di Sedriano "è stato arrestato lo scorso anno a seguito dell'inchiesta della magistratura che ha portato all'arresto, per voto di scambio, anche dell'assessore regionale Domenico Zambetti", ricorda Oliverio e aggiunge che "alle cosche è appaltata direttamente la gestione del territorio. Ancora una volta la Lombardia si rivela 'terra di Calabria'. Ancora una volta i soldi pubblici sono usati per affari privati e per foraggiare la criminalità organizzata. E per farlo si usano incarichi e consulenze, anche quando negli organici degli enti ci sono le risorse e le competenze necessarie per far funzionare nella legalità e nella trasparenza la macchina amministrativa". "Chiediamo alle istituzioni lombarde (a partire da Regione Lombardia) e alle loro associazioni (come l'Anci, l'Upi) di assumere l'impegno a combattere le infiltrazioni mafiose con atti concreti e visibili. Si potrebbe cominciare dall'azzeramento di tutti quegli incarichi e consulenze esterne che tanto costano anche economicamente alla collettività", conclude Oliverio.

Oltra a quello di Sedriano, il Consiglio dei ministri ieri sera ha deciso lo scioglimento del Consiglio comunale di Cirò (Crotone).

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