martedì 10 settembre 2013
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«Accanimento», «allarmismo», «assurda equiparazione tra rete legale e gioco non autorizzato». Così si era espressa la lobby dell’azzardo dopo la saggia indicazione del Parlamento per una moratoria di nuove sale e installazioni. Parole, parole... Ora tocca di nuovo ai fatti. Quelli scoperti dalle Fiamme Gialle. Una sala su quattro è risultata irregolare. Non quelle illegali, non quelle non autorizzate, non quelle della camorra... Sale legali, quelle dei concessionari, gli stessi che erano insorti con "parole" di fuoco contro il Parlamento. Per difendere i propri "diritti". Molti prima di accamparne dovrebbero pensare ai doveri. E anche il Ministero dell’Economia che con sconcertante prontezza si era schierato con costoro, fino prevedere un incredibile sconto su una già scontata megamulta, dovrebbe piuttosto guardare ai fatti e incrementare i controlli preventivi che, evidentemente, mancano.
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