giovedì 6 agosto 2020
Lo stanziamento per l'acquisto o l'affitto di strutture e spazi per la didattica
Una giornata a scuola

Una giornata a scuola - Reuters

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La scuola tiene banco, anche se non letteralmente. A 40 giorni e un Ferragosto dalla ripresa delle lezioni, è naturale che le preoccupazioni su come ciò avverrà in sicurezza catalizzino le attenzioni dei dirigenti scolastici, dei docenti e delle famiglie degli alunni. Ieri sono arrivate alcune risposte – non tutte positive peraltro.

La prima è l’annuncio della ministra Lucia Azzolina, che ha sbloccato l’assunzione di 50mila addetti in più, 40.000 docenti e il resto amministrativi e collaboratori scolastici (Ata). «Priorità massima – ha detto la titolare dell’Istruzione – sarà data alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo di istruzione, con particolare riferimento alla scuola primaria, i bambini più piccoli che hanno sofferto di più durante il lockdown. Grazie a questo incremento potremo finalmente cominciare a superare quelle norme, nate in epoca di tagli feroci alla scuola, che hanno portato al sovraffollamento delle classi. Non solo non stiamo tagliando, ma stiamo aggiungendo personale»; una scelta del resto ineludibile, visto che – come ha ricordato la ministra stessa, che ieri ha incontrato gli assessori regionali – «con il decreto rilancio abbiamo previsto la possibilità di derogare al numero di alunni per classe per ridurlo progressivamente», e dunque sarà necessario avere personale in più.

Quanto alla ripartizione geografica, verrà utilizzato il cosiddetto "modello terremoto": il 50% sulla base del numero degli alunni del territorio e il 50% sulla base delle domande degli Uffici scolastici regionali; per fare qualche esempio: 19mila insegnanti sono stati richiesti dalla sola Campania, ottomila da Lombardia e Lazio, altrettanti dovrebbero dividersi tra Piemonte e Toscana... In tutto, per l’organico aggiuntivo sono stati stanziati 977 milioni.

Un altro miliardo il cosiddetto Decreto Agosto lo prevede tra 2020 e 2021 per l’edilizia scolastica in senso lato: ovvero sia per l’affitto o l’acquisto di «strutture temporanee o ulteriori spazi da destinare all’attività didattica», sia per «le spese derivanti dalla conduzione di tali spazi e del loro adattamento», sia per «il sostegno finanziario ai patti di comunità», ovvero gli accordi con gli enti locali, le istituzioni culturali, sportive e del terzo settore per «ampliare la permanenza a scuola degli allievi, alternando attività didattica e ludico-ricreativa, di approfondimento culturale, artistico, musicale e sportiva».


I nuovi ingressi (40mila insegnanti e 10mila amministrativi)
saranno a tempo determinato, fino a giugno, e costeranno 977 milioni
Banchi monoposto; scaduto ieri il bando Ue, arrivate 14 offerte
. Il commissario Arcuri: «Risultato soddisfacente»
Ora corsa contro il tempo
per aggiudicare la gara e averli entro settembre

Iniziative che finalmente danno una risposta almeno parziale alle giustificate ansie dei responsabili degli istituti d’istruzione, alle prese con il rebus di raddoppiare spazi e personale. Anche se – va aggiunto – siamo sempre nel capitolo emergenza: i 50.000 nuovi ingressi sono previsti infatti a tempo determinato, fino al prossimo giugno, e in caso di nuovo lockdown saranno messi fuori servizio senza stipendio: «Docenti Covid» li ha un po’ impietosamente definiti Azzolina, che ha poi addolcito la pillola ricordando la possibilità di assunzione in ruolo per 80 mila docenti e rassicurando sullo svolgimento del concorso a cattedre in ottobre. Questa mattina le organizzazioni sindacali più rappresentative della scuola (che hanno già preannunciato la loro condivisione) sono convocate in videoconferenza per firmare il protocollo di riavvio dell’anno scolastico in sicurezza.

Quanto agli arredi, invece, ieri scadeva il bando europeo per la fornitura di tre milioni di banchi monoposto e il commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, ha comunicato che sono state presentate 14 offerte anche di imprese estere, risultato definito «soddisfacente». Ora l’apposita Commissione dovrà aprire le buste e aggiudicare la gara entro il 12 agosto, ma sarà poi comunque arduo rispettare le consegne di tali quantitativi entro il 14 settembre; infatti le aziende rappresentate da Assufficio di FederlegnoArredo hanno chiarito che la loro offerta «risponde a modalità e tempistiche diverse da quelle indicate nel bando», che «rendono per noi produttori italiani la missione impossibile».

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