venerdì 29 ottobre 2010
I parlamentari stanno anche preparando un emendamento per ripristinare i 534 milioni originari, nell’ambito della discussione della Finanziaria 2011. Gabriele Toccafondi della Commissione bilancio della Camera, già protagonista del «salvataggio» in extremis dello scorso anno, primo firmatario della lettera al ministro del Tesoro.
- Le associazioni: «O si cambia o per noi colpo mortale»
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Eliminare il taglio previsto per il 2011 nel capitolo di spesa della scuola paritaria, ripristinare la cifra originaria e, nel futuro, prevedere un incremento dei fondi stessi. All’indomani delle forti proteste delle associazioni del mondo della scuola paritaria cattolica, cento deputati del Popolo delle Libertà hanno deciso di scrivere al ministro dell’Economia Giulio Tremonti per esprimere la loro contrarietà all’ennesimo taglio alle paritarie. Primo firmatario l’onorevole Gabriele Toccafondi, componente della commissione Bilancio alla Camera, che già lo scorso anno si impegnò per il recupero (riuscito tra mille difficoltà) dei 130 milioni di euro tagliati nella Finanziaria 2010. E anche quest’anno torna in campo nella battaglia per evitare una diminuzione dei fondi che rischia di essere un colpo mortale per la scuola paritaria. Un taglio, a dire il vero, assolutamente previsto, visto che era stato quantificato già nella manovra triennale 2009/2011 varata del 2008 dallo stesso ministro Tremonti. Lo ricordano anche i cento parlamentari del Pdl, sottolineando come «le difficoltà internazionali hanno reso necessario a inizio legislatura una manovra di contenimento della spesa pubblica per questo triennio». Ma nella stessa lettera inviata al titolare dell’Economia, i firmatari (tra cui anche Maurizio Lupi, Antonio Palmieri, Giuliano Cazzola e Santo Versace) ricordano come «il Pdl crede nella parità scolastica tanto che con una mozione nel maggio 2009, aveva impegnato il governo, tra le altre cose, a realizzare le condizioni per un’effettiva libertà di scelta educativa fra le scuole statali e paritarie incrementando le risorse destinate al sistema paritario». Proprio per questo motivo i cento parlamentari del Pdl sostengono che «per il Popolo della Libertà sia doveroso impegnarsi per recuperare una cifra pari a 300 milioni di euro che consenta, come ricordato dal presidente Berlusconi, un sostegno diretto alla libertà di educazione».Insomma non solo annullare il taglio previsto per il prossimo anno, ma anche impegnarsi negli anni successivi a un progressivo incremento del capitolo di bilancio delle paritarie, che è di fatto invariato dal varo della legge sulla parità scolastica (la numero 62) nel marzo del 2000. «Il Pdl in due anni – scrivono ancora i parlamentari – ha fatto una battaglia politica» contro i tagli «nonostante una situazione economica non facile. Con la presente – concludono i firmatari della lettera inviata al ministro Tremonti – siamo nuovamente a richiedere un impegno del gruppo del Pdl in tal senso con l’imminente legge finanziaria riferita al 2011, che prevede un pesante taglio di risorse verso le scuole paritarie». Oltre alla lettera, i cento parlamentari del Pdl stanno preparando un emendamento proprio per ripristinare i 534 milioni originari, nell’ambito della discussione della legge Finanziaria 2011, da presentare entro questa settimana, visto che nella prossima vi sarà il voto sull’ammissibilità degli emendamenti per poi portarli al giudizio dell’aula. Emendamento che potrebbe trovare il sostegno anche di parte delle opposizioni, così come avvenuto in passato. Ma in quel passaggio la parola del governo sarà decisiva per poter invertire davvero la rotta ed evitare subito un taglio che metterebbe in ginocchio - in alcuni casi in modo definitivo - l’intero mondo della scuola paritaria.
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