venerdì 30 settembre 2022
Sono tantissime le segnalazioni di errori nell’assegnazione delle supplenze. La Cisl chiede un confronto con il Ministero. Uil e Gilda vogliono le chiavi d’accesso del programma
Scuola, rivolta anti-algoritmo «Io, insegnante cancellata»
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«Sono un’insegnante di Inglese di Foggia. L’algoritmo mi ha assegnato una supplenza di appena 9 ore, con cui non riesco a pagare affitto e bollette. Se rinuncio vengo depennata dal sistema. Sarebbe più conveniente tornare a vivere con i miei e non lavorare per pagare affitto, spese di viaggio e bollette».

«Quest’anno non ho potuto accettare la convocazione da spezzone che mi era stata proposta dal sistema perché il numero di ore previsto era talmente basso da non potermi permettere di rientrare con le spese. Attualmente quindi ho ripreso il mio vecchio lavoro da Assistente tecnico presso un istituto alberghiero con contratto fino al 30 giugno 2023. La cosa assurda è che in questa stessa scuola manca un docente nella mia classe di concorso. Aspettano la terza chiamata da Gps dove io in automatico sono stata depennata. Nel frattempo i miei ex alunni sono rimasti senza prof. Adesso io come devo sentirmi sapendo che stanno convocando gente con un punteggio più basso del mio e che non si presenta neanche?».

Queste, raccolte da Orizzontescuola, sono soltanto due delle incredibili vicende, raccontate anche da Avvenire nei giorni scorsi, capitate agli insegnanti precari il cui destino è stabilito dall’algoritmo del ministero dell’Istruzione. Un sistema che, come denunciano da tempo i sindacati, si sta dimostrando inefficace ed iniquo. «Siamo alla mercé di una macchina che non ha coscienza», è lo sfogo di Elisa Marcelli, docente di scuola dell’infanzia di Roma. Sono così nati comitati e gruppi social. Uno dei più frequentati si chiama “Algotruffa”, tanto per dire che cosa pensano i docenti del sistema individuato per assegnare le supplenze. Un sistema che «ha prodotto soprattutto confusione e rischi di contenzioso», denuncia Ivana Barbacci, segretaria generale della Cisl Scuola. Il sindacato ha chiesto «l’attivazione di un tavolo di confronto per una verifica sulle modalità di gestione delle nomine, procedura fondamentale per il regolare avvio dell’anno scolastico», annuncia Barbacci.

«Qualora si rivelasse impraticabile la possibilità di applicare al sistema i necessari correttivi – sottolinea la leader sindacale – siamo pronti a chiedere il ripristino della gestione in presenza delle operazioni di conferimento delle supplenze». Richiesta avanzata da tempo dai comitati dei precari della scuola, che invocano «trasparenza» sulla gestione delle nomine. A questo proposito, Uil scuola e Gilda Unams hanno chiesto l’accesso agli atti per «conoscere il software e dunque l’algoritmo, che ha gestito la procedura informatizzata che sta generando gravi criticità e numerosi contenziosi», si legge in una nota della Gilda. «Gli errori commessi dall’algoritmo nell’assegnazione delle supplenze – afferma il coordinatore nazionale Rino Di Meglio – ledono diritti di graduatoria, facendo sì che in molti casi chi ha punteggi più elevati finisca per prendere supplenze e sedi più disagiate. Inoltre, la procedura vìola il diritto al completamento di cattedra che, a quanto pare, non è contemplato nell’algoritmo».

Di «errori eclatanti» parla anche Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola. Che segnala il caso «ancora più grave», dell’assegnazione «agli alunni diversamente abili di insegnanti di sostegno non specializzati pur in presenza di docenti specializzati, che precedono in graduatoria e che ad oggi si trovano ancora senza incarico. A tutto ciò aggiungiamo che ci ritroviamo, a fine settembre, di fronte a cattedre ancora non assegnate in quelle province dove si è deciso di rifare le nomine e alla rituale sostituzione e ri-sostituzione a causa di incarichi assegnati in modo errato e poi rifatti». «Lo avevamo denunciato per tempo – aggiunge D’Aprile – ora il nostro ufficio legale ha inviato al ministero dell’Istruzione un’istanza di accesso agli atti al fine di esercitare il diritto di accesso al software e, dunque, all’algoritmo, che ha gestito la procedura informatizzata delle nomine da Gps. Ci faremo carico di difendere gratuitamente tutti gli iscritti ingiustamente penalizzati dalla procedura informatizzata e anche le famiglie degli alunni diversamente abili».

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