mercoledì 26 agosto 2020
Confronto sulle linee guida. Sul controllo della temperatura la Campania "strappa": da effettuare all'ingresso in classe e non in famiglia
Prove di ripartenza per la scuola

Prove di ripartenza per la scuola - Ansa

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Dal vertice tra Governo e Regioni si leva l'ennesima fumata nera. A due settimane e mezzo dall'inizio delle lezioni per la maggior parte degli studenti italiani, il tavolo è tutt'altro che chiuso. L'esecutivo chiede unità e implora collaborazione. I governatori chiedono più certezze e, complici forse anche le elezioni del 20 e 21 settembre, danno filo da torcere.

Se c'è un ok generale sulle raccomandazioni dell'Iss in caso di contagi a scuola, gli altri nodi (in particolare quello sull'obbligo delle mascherine al banco e sul distanziamento sui trasporti pubblici) restano.

Stefano Bonaccini, presidente della conferenza delle Regioni, vuole condividere il documento dell'Istituto Superiore di Sanità con tutti i governatori domani, giovedì, alle 10, in Conferenza delle Regioni. Speranza non ha dubbi: il documento è "robusto e strutturato, per avere un protocollo condiviso da adottare in tutto il paese", dice in riunione. E, comunque, fa notare "può essere sempre aggiornato con l'esperienza sul campo". Per ottenere il massimo del sostegno, il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia assicura che "il coordinamento con Regioni ed enti locali sarà un convocato in maniera permanente fino all'avvio dell'anno scolastico per intervenire in tempo reale se dovesse presentarsi qualsiasi necessità".

Oltre che per il trasporto ("sui limiti delle capienze nei bus si rischia il caos"), Bonaccini è preoccupato per gli organici degli insegnanti, nonostante le rassicurazioni che Lucia Azzolina gli dà in riunione. "Grazie alle risorse stanziate per l'emergenza ci saranno oltre 70mila unità di organico in più per la ripartenza tra docenti e Ata", ricorda la ministra. Ma per Bonaccini servono certezze soprattutto sui tempi per la seconda tranche di personale, prevista nel dl Agosto. E poi c'è la questione dei banchi: continueranno ad arrivare almeno fino a ottobre inoltrato ma i presidi non sanno quando, di preciso. "Vanno definiti contingenti certi e la quantificazione di ciò che verrà consegnato in ogni regione", insiste il governatore.

Il tema, sul quale si dovrà esprimere anche il Cts, e che desta più preoccupazione è comunque quello dei mezzi pubblici usati dai ragazzi per raggiungere la scuola. Con gli attuali limiti (tra il 40 e il 60% della capienza) moltissimi resterebbero a piedi. Ad oggi, per le Regioni, non ci sarebbero "soluzioni sostenibili" né per il Trasporto Pubblico Locale, né per quello Scolastico. La ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, chiede da mesi più elasticità sul distanziamento e propone dei "separatori amovibili", almeno per le linee extraurbane, in stoffa. Per superare il problema del distanziamento di un metro, De Micheli propone di adottare una "definizione più puntuale di congiunti" (i compagni di classe potrebbero in questo modo viaggiare vicini), e una diversa valutazione dei sistemi di filtraggio: "Molte aziende hanno mandato documentazione su tempi e modalità di filtraggio che ci consentiranno di permettere deroghe al metro di distanza e l'utilizzo delle mascherine".

Molti governatori chiedono chiarezza sull'utilizzo delle mascherine e sono saliti sulle barricate per evitare che i ragazzi, anche al di sopra dei sei anni, siano costretti a indossarle durante le lezioni, mentre sono seduti al banco. "Io credo che o c'è il metro o la mascherina", sostiene il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ospite in tv. "In medicina non c'è solo il nero e il bianco, serve buonsenso. Credo che sarà molto difficile far tenere la mascherina ai bimbi tra i 6 e i 10 anni, ma è chiaro che dobbiamo ridurre le chance che il virus circoli. La mascherina è in ausilio importante quando i bambini sono vicini".

Del tutto insoddisfatti i governatori leghisti di Lombardia e Veneto. "Dal governo solo dubbi e incertezze. Non è più possibile andare oltre", taglia corto Attilio Fontana, che parla di uno scaglionamento degli orari di ingresso e di uscita combinato alla didattica a distanza. "Siamo ancora in alto mare, bisogna trovare un punto di equilibrio dettato da ragionevolezza e buon senso, cosa che in questo momento a livello nazionale non c'è", commenta Luca Zaia. "La matassa si aggroviglia - sostiene - perché c'è ancora una grossa confusione e permangono difficoltà oggettive a gestire gli studenti sia nelle aule che relativamente ai trasporti". E il governatore della Liguria, Giovanni Toti, non è più tenero: "Ancora una volta l'ennesima riunione con il Governo, a ormai pochi giorni dall'inizio dell'anno scolastico, si è conclusa con un nulla di fatto".

IL PRIMO SETTEMBRE SI RIAPRE

La scuola riaprirà il 1 settembre per il recupero degli apprendimenti e le lezioni riprenderanno il 14 settembre; la cerimonia di avvio dell'anno scolastico si svolgerà, alla presenza del Presidente Mattarella, il 14 settembre a Vo' Euganeo dove proprio per questo le lezioni prenderanno il via in anticipo il 7 settembre. Rimane la proposta, ribadita dalla regione Lombardia, di ingressi ad orari differenziati.

USO DELLA MASCHERINA

Resta confermato, per ora l'utilizzo della mascherina quando si starà negli spazi comuni e anche quando si è seduti al banco dove non è possibile il distanziamento di un metro. Sul tema, molto dibattuto ci dovrà essere un nuovo intervento del Cts. In ogni caso la deroga sarà consentita per un periodo limitato di tempo e nel frattempo dovranno essere adottate il prima possibile soluzioni per garantire il distanziamento prescritto. Per chi ha meno di 6 anni è già previsto che non si debba utilizzarla.

CONTROLLO DELLA FEBBRE

Il Comitato Tecnico Scientifico non ha reputato opportuna la rilevazione della temperatura corporea all'ingresso né per gli alunni, né per il personale; la temperatura andrà misurata a casa anche se ci sono Regioni come la Campania dove si sta valutando la possibilità di una misurazione di temperatura a scuola.

LA VITA NEGLI GLI SPAZI COMUNI

La mensa sarà assicurata prevedendo differenti turni tra le classi. Dove i locali mensa non siano presenti o vengano "riconvertiti" in spazi destinati ad accogliere gruppi/sezioni per l'attività didattica ordinaria, Il pasto potrà essere consumato in aula garantendo l'aerazione e sanificazione degli ambienti e degli arredi utilizzati prima e dopo il consumo del pasto. Sono stati inoltre stanziati 330 milioni di euro per il finanziamento di interventi di adeguamento e di adattamento degli spazi e delle aule. Si tratta di stanziamenti per l'edilizia cosiddetta 'leggera'.

I BANCHI

I banchi nuovi verranno forniti da 11 aziende, 7 italiane e 4 straniere, provenienti dall'Ue. I primi banchi sono già arrivati nelle scuole che si sono mosse per tempo e il commissario Arcuri ha annunciato che quelli monoposto arriveranno a partire da venerdì. Entro fine ottobre dovrebbero esserci tutti quelli richiesti, quasi 2,5 milioni, partendo dalle scuole delle zone dove il contagio è più alto.

ATTIVO L'HELP DESK PER LE SCUOLE

È un aiuto pensato dal ministero dell'Istruzione per aiutare le scuole nella ripresa a cui ci si potrà rivolgere in caso di dubbi e quesiti.

TEST SIEROLOGICI AL PERSONALE SCOLASTICO

La somministrazione è già stata avviata. Ma sottoporsi al test è facoltativo. L'assenza del personale scuola in caso di test sierologico positivo sarà assimilata alla quarantena. Alcuni sindacati dei medici di base chiedono che i test vengano svolti nelle scuole o nelle Asl e non negli studi medici privati.

IN CASO DI CONTAGIO COSA FARE, IL DOCUMENTO DELL'ISS

L'Istituto superiore di sanità ha realizzato un documento con le regole per la gestione di casi e focolai di Covid-19 nelle scuole. Non basterà un singolo caso per chiudere scuola. La Asl valuterà di prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti che si configurino come contatti stretti nelle ultime 48 ore. Ad ogni scuola viene chiesto di nominare un referente Covid-19, che farà da anello di congiunzione con le Asl e verrà formato sulle procedure da seguire. Al referente saranno segnalati i casi di alunni sintomatici. Inoltre, il suo compito sarà quello di controllare eventuali "assenze elevate" (sopra al 40%) di studenti in una singola classe.


TRASPORTI LOCALI

Il governo ha presentato le linee guide per prevenire la diffusione del virus nel trasporto degli alunni fino alle superiori: misurazione della febbre prima di salire sullo scuolabus, santificazione dei mezzi almeno una volta al giorno, obbligo di mascherina per gli alunni di oltre 6 anni, salite e uscite a bordo scaglionate, distanziamento, eventuale differenziazione delle fasce orarie, capienza massima del mezzo per non oltre 15 minuti.

ORGANICO

Le Regioni hanno "apprezzato lo sforzo fatto dal Governo e dalla ministra Azzolina in termini di risorse per l'organico" che risultano "congrue" e "in linea con quanto chiesto". È quanto ha detto, a quanto si apprende, la coordinatrice per l'Istituzione delle Regioni Grieco durante l'incontro in corso con il governo. La ministra Azzolina ha ricordato che grazie a quanto stanziato si avranno 70 mila unità di organico in più per l'emergenza fra docenti e Ata.

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