martedì 15 marzo 2016
​Una materna di Milano sostituisce il classico "lavoretto" con un disegno sulle varie etnie. Alla base della scelta ci sarebbe la presenza nella scuola di un alunno con due mamme.
L'asilo che cancella la festa del papà
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Da figli (prima) a genitori (poi) chi non è passato dai pensierini e dalle letterine fatte sui banchi di scuola per la festa del papà e della mamma? Ebbene, a Milano, un asilo ha deciso di dare un colpo di spugna al tradizionale lavoretto per la ricorrenza che si celebrerà sabato prossimo 19 marzo. Nel giorno in cui si festeggia San Giuseppe e si ricorda l’amore e l’affetto per la figura paterna, i bambini dell’asilo comunale di via Toce, al quartiere Isola, non avranno così né una letterina, né un lavoretto dedicato all’amato papà. La sfortunata decisione, diffusa da alcuni genitori e nonni dell’asilo, sarebbe stata assunta per non offendere le 'famiglie arcobaleno'. In realtà, si viene poi a scoprire più tardi, sarebbe una sola la 'famiglia' che avrebbe potuto trovarsi in imbarazzo sabato prossimo: quella di un bambino con due mamme. Per loro, che avrebbero certamente avuto qualche difficoltà ad indicare al proprio figlio a chi consegnare il pensierino preparato con tanto amore in classe, le insegnanti avrebbero infatti deciso di abolire la festa.  Contattata per telefono, la scuola non risponde e rimanda al Comune. C’è stupore sulla «notizia che è una non notizia» ma addirittura una «bufala», dicono dall’ufficio stampa o «solo una montatura», come conferma l’assessore all’Educazione del Comune di Milano, Francesco Cappelli rispondendo alle repliche in Consiglio comunale. Dalla città che ha abolito 'madre e padre' dai moduli per le iscrizioni scolastiche, sostituendolo con un più generico 'genitore 1 e genitore 2', per non discriminare le 'famiglie arcobaleno' - quelle cioè composte da due donne o da due uomini - il Comune getta acqua sul fuoco delle polemiche e bypassa la questione. «La scelta di come festeggiare la festa del papà e della mamma è a discrezione delle educatrici di ogni scuola dell’infanzia, che organizzano la programmazione didattica ed educativa in base alla loro sensibilità e al gruppo classe dei bambini» dichiara l’amministrazione. Intanto la scuola ci ripensa e conferma: quest’anno il lavoretto in classe non sarà legato alla ricorrenza del 19 marzo, ma all’origine delle varie etnie. Ma fuori dall’asilo, i genitori non sembrano averla presa bene. «Non è la stessa cosa – dice un papà – non capisco perchè eliminare una consuetudine che si concretizzava con un gesto d’affetto e restava nel tempo».
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