martedì 17 marzo 2020
Disposta la protezione per il direttore di "Repubblica" dopo mesi di minacce
Carlo Verdelli in una foto del 2016

Carlo Verdelli in una foto del 2016 - Archivio Ansa

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"La Federazione nazionale della Stampa italiana esprime solidarietà al direttore di Repubblica Carlo Verdelli, da sabato scorso sotto protezione a seguito delle reiterate minacce ricevute nel corso degli ultimi due mesi. Una misura, come evidenzia il Comitato di redazione di Repubblica, che riporta agli anni pù bui del terrorismo". Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente del sindacato unitario dei giornalisti.

Verdelli, che già da alcuni è sotto protezione, ha annunciato ieri la notizia ai colleghi di Repubblica. "La concessione della scorta - proseguono Lorusso e Giulietti - non può far passare in secondo piano la grave minaccia rappresentata dall’azione di gruppi che si ispirano al nazifascismo. E’ più che mai necessario che le autorità competenti si facciano carico di individuare e perseguire i rappresentati di tali gruppi che continuano ad agire indisturbati nel solco di principi e ideali estranei alla Costituzione repubblicana e all’ordinamento democratico".

Nei giorni scorsi Verdelli aveva ricordato a Radio Capital le tappe di questa escalation: dall'allarme bomba di gennaio nel palazzo di via Cristoforo Colombo che ospita le redazioni romane di Repubblica e del gruppo Gedi fino ai messaggi online "a Liliana Segre, a Paolo Berizzi (il giornalista di Repubblica che vive sotto scorta per le minacce subite dopo le sue inchieste sull'estrema destra, ndr), a me, da account che poi venivano subito chiusi".

"L'odioso fenomeno delle minacce ai giornalisti ha costretto alla scorta il direttore di Repubblica, Carlo Verdelli. A lui esprimo la mia totale vicinanza. Tanto più in questa fase di emergenza, ognuno è chiamato alla strenua difesa della libertà di informazione nel nostro Paese". Lo scrive su Twitter il sottosegretario con delega all'Editoria, Andrea Martella.

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