giovedì 14 luglio 2016
Il procuratore di Trani Giannella: parlare di errore umano è riduttivo. Cantone (Anticorruzione): tragedia frutto dell'eccesso di corruzione nel settore infrastrutture. Il presidente Mattarella nel pomeriggio incontrerà i parenti delle vittime.  Il giorno del dolore, identificate le 23 vittime
Scontro treni in Puglia, tre indagati
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Parlare di "errore umano" per la tragedia ferroviaria avvenuta in Puglia due giorni fa "è corretto ma assolutamente riduttivo". Lo ha detto il procuratore facente funzioni di Trani, Francesco Giannella senza fornire nessuna conferma sul numero degli indagati nell'inchiesta sul disastro ferroviario tra Andria e Corato. Gli indagati sarebbero tre per il momento (ieri si era parlato di cinque persone). I due capistazione - Vito Piccarreta (in servizio ad Andria) e Alessio Porcelli (Corato) - più il responsabile movimento della stazione di Andria. Dai parenti di una delle vittime spunta una ricostruzione inedita che la Procura sta verificando: i passeggeri del treno partito da Andria - quello che poi si è scontrato col convoglio in arrivo da Corato - sarebbero stati fatti scendere dal primo treno per salire su un altro che sarebbe partito in ritardo. Giannella ha spiegato che saranno fatte verifiche sulla possibilità che ritardi siano stati accumulati nel transito dei treni a causa del cambio treno di alcuni passeggeri in una stazione ferroviaria.

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Dell'incidente in Puglia ha parlato anche il presidente dell'Anticorruzione, Raffaele Cantone, nel giorno della sua relazione annuale: "il nostro pensiero commosso va alle 23 vittime dell'incidente ferroviario in Puglia, un episodio da ricordare non solo per il necessario cordoglio per le vittime, ma anche per l'oggettivo collegamento con ciò di cui parliamo oggi - ha detto Cantone - la tragedia probabilmente è stata frutto di un errore umano, sarà la magistratura a stabilirlo ma certamente è anche conseguenza di un problema atavico del nostro Paese, la difficoltà di mettere in campo infrastrutture adeguate. E uno dei motivi di questa difficoltà è da individuare proprio nella corruzione". Il Dipartimento per le Politiche della salute della Regione Puglia, intanto, ha reso noto che dei 23 feriti dell'incidente ferroviario tra Andria e Corato due sono stati dimessi, uno ad Andria ed uno a Molfetta: attualmente quindi i ricoverati sono 8 ad Andria, 4 a Barletta, uno a Bisceglie, 2 a Terlizzi, 4 al Policlinico e uno al San Paolo di Bari. Rimangono 8 persone in prognosi riservata. Tutti i feriti sono stazionari, qualcuno è in miglioramento. Saranno eseguite domani, nell'Istituto di Medicina legale di Bari, le autopsie su tre delle vittime della tragedia ferroviaria di Andria-Corato: l'esame riguarderà i corpi dei tre ferrovieri deceduti nella tragedia. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà nel pomeriggio a Bari dove nel Policlinico incontrerà i parenti delle vittime del disastro ferroviario avvenuto l'altro ieri in Puglia e visiterà alcuni dei feriti. A quanto si apprende, il presidente alle 16 raggiungerà l'Istituto di medicina legale per incontrare i parenti delle vittime e successivamente raggiungerà il padiglione Asclepios del Policlinico per incontrare i feriti. La visita dovrebbe durare circa un'ora e mezza. Infine una precisazione sul mancato raddoppio della linea ferroviaria incriminata arriva dall'Ue. In Puglia non c'è stata nessuna "mancata spesa" dei fondi Ue per l'ammodernamento della tratta ferroviaria coinvolta nell'incidente di martedì, ma il loro spostamento da un periodo di finanziamento a quello successivo per problemi legati ai permessi locali. Lo ha chiarito la portavoce della Commissione Ue, Anna-Kaisa Itkonen, precisando però che "le autorità di gestione degli stati membri sono responsabili per il completamento e il monitoraggio dei progetti cofinanziati dall'Ue".

 

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