venerdì 5 aprile 2013
Le ultime uscite del sindaco di Firenze hanno riacuito la spaccatura interna a Pd. Il giornale del partito titola con un affondo sul segretario e qualche renziano chiede le dimissioni. Il portavoce di Bersani: no a censure. Ma gli animi restano tesi.
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Si fa sempre più duro lo scontro nel Pd tra bersaniani e renziani. A riaccendere gli animi è stato il titolo di prima pagina dell'Unità di oggi: 'No di Renzi al governo Bersani'. L'affondo del quotidiano di partito è stato duramente censurato dai parlamentari più vicini al sindaco di firenze, tanto che Matteo Richetti, deputato Pd vicino a Renzi, è arrivato a suggerire l'opportunità che il direttore Claudio Sardo si dimetta. Ma il portavoce di Pier Luigi Bersani, Stefano Di Traglia, ha difeso Sardo: "No a censure". "I casi sono 3. Tutti gravi. Se il titolo è 'scappato', Sardo farebbe bene a lasciare, non serve un direttore distratto. Se il titolo è voluto, Sardo farebbe bene a lasciare, non serve un direttore in malafede. Se il titolo è imposto o suggerito da altri, più contigui alle esigenze di partito ( e di parte), Sardo farebbe bene a lasciare, all'Unità serve un direttore", ha scritto Richetti sulla sua pagina Facebook. Ricomincia la vergognosa propaganda dell'Unità e di Youdem contro Matteo Renzi", ha attaccato anche Roberto Reggi."I media di un partito dovrebbero riportare le posizioni dei militanti e dei dirigenti e non tifare per qualcuno", harincarato Angelo Rughetti. Dura la replica di Di Traglia, portavoce del segretario Pier Luigi Bersani. "Chiedere le dimissioni di un direttore perchè non si concorda con un titolo è un atto grave. Si a critiche, no a censure", ha spiegato su Twitter. Sulla stessa linea Chiara Geloni, direttrice di Youdem tv. "Solidarietà a Claudio Sardo. Chiedere le dimissioni di un direttore per un titolo sgradito è molto grave. Fermatevi, per carità", ha chiesto. Quanto al merito, ha aggiunto, "è un titolo perfettamente legittimo. un'interpretazione politica, sesi vuole. Opinabile, come tutte".Inatnto rezni è tornato a parlare, su Radio 105. "Ho solo detto: giocate come vi pare, ma giocate", ha ribadito il sindaco di Firenze, intervistato telefonicamente dalla trasmissione 'Tutto esaurito' su Radio 105. "In tutto il mondo ci sono maglie diverse - ha spiegato con una metafora sportiva- non è che in America non ci siano democratici e repubblicani. Basta che giochino: il problema è che qui sono tutti a fare riscaldamento".Renzi ha ripetuto che l'appello a non perdere tempo, "non è per aprire una polemica nel Pd: ho detto quel che pensa la maggior parte degli italiani, che nessuno lì dentro ha il coraggio di dire". Per il sindaco di Firenze, invece di "aspettare un mese" come sta accadendo, "alcune cose si potrebbero fare subito", e c'è "una situazione di difficoltà economica su cui qualcosa si potrebbe fare", per cui "prima si mettono in condizione di far funzionare il Parlamento e meglio è".
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