giovedì 12 dicembre 2013
Dopo l'esplosione di alcune bombe carta, la polizia in assetto anti-sommossa ha riportato la situazione sotto controllo.
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Alta tensione alla Sapienza, dove un gruppo di studenti ha esploso alcuni petardi e inscenato una contestazione contro i nomi illustri della politica attesi alla Conferenza nazionale del ministero dell'Ambiente su La natura dell'Italia: dopo l'esplosione di alcune bombe carta, la polizia in assetto anti-sommossa ha riportato la situazione sotto controllo, almeno nella zona interno all'aula magna che, però, resta ancora chiusa mentre all'interno è in corso la conferenza. Due studenti sono stati portati via dalle forze dell'ordine per essere identificati.L'intervento della polizia è avvenuto dopo che gli studenti avevano oltrepassato le transenne che erano state disposte intorno al rettorato dove era in corso la conferenza. A quanto si è appreso, l'intervento del reparto mobile della polizia per riportare la calma è stato autorizzato dal rettore della Sapienza."Noto che c'è una grandissima frattura tra ciò che avviene fuori e quanto si dice in questaaula magna". Lo ha detto una studentessa sul palco della Conferenza alla Sapienza. "Per esempio questa università è dismessa e abbandonata. La ricerca è defininanziata e non c'è più".Il governo non vuole vedere. Questo luogo non ha più senso di esistere". ​ "Ci sono movimenti studenteschi che sono spesso in contrapposizione e che arrivano poi a un livello estremo di protesta violenta. La protesta deve convogliare nell'ambito del percorso democratico interno al mondo universitario. Quando invece sfocia nella violenza per me è inaccettabile". Così il ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza rispondendo a una domanda a margine di un convegno alla Luiss sugli scontri all'Università La Sapienza.
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