lunedì 19 luglio 2010
Secondo le stime di sindacati e associazioni oggi sono saltati dai 30 ai 40mila interventi chirurgici. Garantite le prestazioni d'urgenza. Al centro della protesta il blocco del turn over «che determinerà nei prossimi quattro anni la carenza di di circa 30mila medici». Fazio: «La manovra non ha toccato la sanità».
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Lo sciopero nazionale dei medici promosso dalle organizzazioni sindacali contro la manovra e il blocco del turn over del personale del Servizio sanitario nazionale (Ssn) ha comportato il rinvio di almeno 30mila interventi, con un'adesione del personale medico stimata al 75%. Questa la stima elaborata da sindacati e organizzazioni di categoria.«Il 75% dei medici ha aderito, però diversi erano presenti nei servizi territoriali per garantire le emergenze al pronto soccorso, nei reparti, nelle sale operatorie e diversi si sono recati a lavorare non timbrando il cartellino», ha detto Massimo Cozza, segretario della Cgil medici.I medici contestano, come si legge dal sito dell'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi), la mancata risposta «sul blocco del turnover che determinerà nei prossimi quattro anni una carenza di circa 30mila medici e dirigenti sanitari necessari al funzionamento degli Ospedali e dei Servizi Territoriali», penalizzando anche i giovani medici «nel trattamento economico e nelle prospettive di carriera».Il presidente dell'Aaroi-Emac Vincenzo Carpino ha aggiunto che sono saltati almeno 30mila interventi in seguito allo sciopero, voluto per difendere il cittadino ed evitare che le strutture pubbliche non possano tenere il passo delle aziende ospedaliere private. «A noi risulta che siano saltati dai 30 ai 40mila interventi rispetto agli standard di 50mila", ha detto Carpino al termine di un sit in oggi, davanti alla Camera dei deputati, dei dirigenti del Ssn, che hanno «espresso le loro riserve sulla manovra» alla segreteria del presidente di Montecitorio Gianfranco Fini.«Si tratta di un provvedimento che, senza cambiamenti, porterà inaccettabili tagli alla sanità, conseguenza del blocco del turn over, del dimezzamento dei precari e della scure sulle prestazioni sociali ... con pesanti ricadute negative sulle prestazioni del servizio pubblico per i cittadini e sulla qualità del lavoro», si legge in una nota della Cgil.Il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha risposto alle accuse, sostenendo in una nota diffusa oggi che la manovra non prevede il blocco del turn over ma cerca soltanto di limitare gli sprechi. «La manovra in discussione al parlamento non prevede il blocco del turn over del personale del Servizio sanitario nazionale», ha scritto Fazio, ribadendo le sue precedenti dichiarazioni alla stampa. Nei giorni scorsi, Fazio aveva detto che «la manovra non ha toccato la sanità» e non vuole operare tagli ma solo «azzerare gli sprechi dove ancora esistono».
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