giovedì 8 luglio 2010
Oggi Avvenire non è in edicola perché la maggioranza dei suoi giornalisti ha deciso di aderire allo sciopero indetto dalla Fnsi, per protesta contro la “legge sulle intercettazioni” all'esame del Parlamento. Anche l'aggiornamento del sito Internet resterà sospeso per l'intera giornata. Qui potete leggere l'editoriale del direttore Marco Tarquinio che argomenta la propria contrarietà all'iniziativa - «non so francamente immaginare che cosa riuscirà a dire l'evitabilissimo silenzio che a maggioranza i giornalisti italiani hanno deciso di autoimporsi» -. Una riflessione che si conclude con la segnalazione dell'«insidia più grave contro la libera stampa rappresentata oggi dall'agonia procurata di un gran numero di testate giornalistiche... colpite ferocemente e ingiustificatamente dalla decisione di cancellare le tariffe postali speciali».
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Il 9 luglio Avvenire non sarà in edicola perché la maggioranza dei suoi giornalisti ha deciso di aderire allo sciopero indetto dalla Fnsi, per protesta contro la “legge sulle intercettazioni” all'esame del Parlamento. Anche l'aggiornamento del sito Internet resterà sospeso per l'intera giornata. Qui potete leggere l'editoriale del direttore Marco Tarquinio che argomenta la propria contrarietà all'iniziativa - «non so francamente immaginare che cosa riuscirà a dire l'evitabilissimo silenzio che a maggioranza i giornalisti italiani hanno deciso di autoimporsi» -. Una riflessione che si conclude con la segnalazione dell'«insidia più grave contro la libera stampa rappresentata oggi dall'agonia procurata di un gran numero di testate giornalistiche... colpite ferocemente e ingiustificatamente dalla decisione di cancellare le tariffe postali speciali».
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