lunedì 26 luglio 2010
«Il 90% dei soci ha partecipato allo sciopero»: si tratta di «un'adesione altissima», ha spiegato il presidente del Sindacato nazionale dei dipendenti del ministero degli Affari esteri (Sindame), Cristina Ravaglia, sottolineando che quello di oggi è «lo sciopero dell'orgoglio istituzionale».
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Forte adesione dei diplomatici allo sciopero di oggi per protestare contro i tagli previsti dalla manovra. «Il 90% dei soci ha partecipato allo sciopero»: si tratta di «un'adesione altissima», ha spiegato il presidente del Sindacato nazionale dei dipendenti del ministero degli Affari esteri (Sindame), Cristina Ravaglia, sottolineando che quello di oggi è «lo sciopero dell'orgoglio istituzionale». La Ravaglia ha poi evidenziato come «intere sedi, come quella di Berlino, sono rimaste chiuse».L'agitazione riguarda sia «la Farnesina sia le 325 sedi italiane operative all'estero, tra Ambasciate, Consolati, Rappresentanze permanenti e Istituti italiani di cultura, che ridurranno la loro operatività ai servizi minimi essenziali. «Se la Farnesina va a fondo, l'Italia va fuori dal mondo», lo slogan dell'iniziativa che - secondo quanto reso noto dallo stesso sindacato - sarà «limitata a un solo giorno» e «non produrrà uno scompenso grave al cittadino italiano, certo non quanto farebbero, ad esempio, un blocco del trasporto pubblico o l'annullamento dell'attività ospedaliera non d'emergenza. Ma sarà solo il preludio di una situazione alla quale gli italiani dovranno incominciare ad abituarsi. Perchè lo smantellamento della Farnesina derivante dai tagli alle risorse necessarie al funzionamento del ministero degli Esteri previsti dalla manovra economica innescherà un processo tale per cui l'Italia potrebbe davvero presto trovarsi, e non solo simbolicamente, fuori dal mondo».
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