lunedì 30 dicembre 2013
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Nove vittime in quattro giorni sulle piste da sci: a perdere la vita ieri , in Piemonte, è stato un liceale quindicenne di Torino che era in Val di Susa per le vacanze insieme ad amici e parenti. Una slavina con un fronte di settanta metri lo ha travolto mentre scendeva un tratto in forte pendenza a Claviere, nella zona del Colletto Verde la cui rischiosità è tra le più segnalate proprio per il formarsi di valanghe. Con lui c'era un giovane di venticinque anni, che è stato denunciato per omicidio colposo e valanga. "Lì ne scendono tutti gli anni - ha spiegato il soccorso alpino - ed è facilissimo provocare slavine, soprattutto dopo precipitazioni tanto abbondanti come quelle degli ultimi giorni".   

Intanto, rimane alto anche per oggi l'allarme valanghe su tutto l'arco alpino, e la Protezione civile ha emesso l'allerta piogge sul Centro-sud. Sull'incidente in Val di Susa, addebitabile ancora una volta all' imprudenza, la Procura di Torino ha aperto subito una inchiesta per stabilire eventuali responsabilità. Il fascicolo è stato affidato al procuratore Raffaele Guariniello. Il magistrato, che nelle scorse settimane ha disposto controlli sulla sicurezza degli impianti da sci nella provincia di Torino, si sta già occupando delle inchieste sulle valanghe cadute a Bardonecchia il giorno di Santo Stefano e ha ipotizzato, nei confronti dei due fratelli del giovane francese morto sotto una di esse, i reati di valanga e omicidio colposo.

Gli stessi reati per i quali è stato denunciato il compagno di discesa della vittima di ieri In base alle prime ricostruzioni della polizia, il quindicenne e l'adulto, fidanzato di una delle sorelle del minore, avevano intrapreso un percorso fuoripista dopo essere saliti in quota partendo da Monginevro. Il superstite, sommerso dalla slavina fino al bacino, ha raccontato che la massa di neve si è staccata spontaneamente dalla montagna.  

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