giovedì 7 ottobre 2010
Il presidente del Senato a margine della visita col primo ministro cinese, Wen Jiabao: «Ho sempre sostenuto che la legge elettorale andrebbe vista all'interno di un pacchetto complessivo di riforma, di funzionamento del nostro Paese».
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"Ho sempre sostenuto che la legge elettorale andrebbe vista all'interno di un pacchetto complessivo di riforma, di funzionamento del nostro Paese". Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, al termine della visita col primo ministro cinese, Wen Jiabao. "Anche perchè - spiega Schifani - se si dovesse abolire il bicameralismo e passare ad un Senato federale, non vi è dubbio che occorre necessariamente approvare una legge elettorale diversa per il Senato rispetto a quella della Camera, che dà la fiducia al premier". "Oggi sì, sono più fiducioso e più ottimista per il clima, ma mi auguro che questa fiducia poi si trasformi in fatti concreti. Occorre attivare immediatamente senza perdere tempo una stagione di riforme, possibilmente condivise". Così il presidente del Senato, Renato Schifani, al termine dell'incontro col primo ministro cinese Web Jiabao, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano se c'è una schiarita sul governo e sia possibile completare la legislatura senza voto anticipato. Il presidente del Senato, rispondendo ai giornalisti, precisa di non voler "entrare nel merito di questa legge elettorale, perchè non sta a me dare giudizi". Ma dopo aver detto che una modifica del meccanismo elettorale dovrebbe essere collegata ad un varo delle riforme istituzionali, annuncia che si sentirà con il presidente Fini per quanto riguarda l'incardinamento delle proposte di riforma elettorale che giacciono sia al Senato sia alla Camera."Ci sono fattori procedurali - dice Schifani - che valuteremo con il presidente Fini, con cui mi sentoquotidianamente, quindi non sarà necessario sicuramente un incontro formale".
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