giovedì 17 giugno 2010
«La riduzione strutturale della spesa pubblica non è rinviabile, né sono più accettabili sprechi e privilegi. Ma i sacrifici non possono intaccare le tutele fondamentali, come quella della salute che rappresentano sul piano della giustizia e dell'equità la difesa dei più deboli ed emarginati»: lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, durante un incontro a Roma.
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«La riduzione strutturale della spesa pubblica non è rinviabile, né sono più accettabili sprechi e privilegi. Ma i sacrifici, pur necessari, non possono intaccare le tutele fondamentali, come quella della salute che rappresentano sul piano della giustizia e dell'equità la difesa dei più deboli ed emarginati»: lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, intervenuto alla presentazione della relazione sull'attività della Commissione di garanzia dell'attuazione sulla legge sullo sciopero ospitata quest'anno alla Sala capitolare della Biblioteca Spadolini.Le parole del presidente del Senato hanno raccolto le preoccupazioni manifestate nei giorni scorsi dai governatori delle Regioni nei confronti della manovra. Sempre sulla materia della sanità, il presidente del Senato ha osservato che gli sprechi «vanno eliminati con fermezza, ma garantendo la tenuta degli standard qualitativi e collettivi del servizio pubblico al quale si rivolgono anche le fasce sociali meno abbienti e quindi meritevoli di particolare e doverosa attenzione e tutela». Stessa attenzione va riposta al comparto della pubblica sicurezza «garantita sino ad oggi - ha aggiunto Schifani - con grande spirito di abnegazione e professionalità da tutti gli operatori del settore».Pur riconoscendo che l'economia sociale di mercato si realizza «anche grazie al sano protagonismo del volontariato e del privato», Schifani ha però osservato che «il servizio pubblico rappresenta una garanzia essenziale perché le disuguaglianze sociale e il divario tra ricchi e poveri non diventino mai una discriminazione inaccettabile».
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