venerdì 8 novembre 2013
I 70 milioni ottenuti con biglietti contraffatti potrebbero essere stati utilizzati per creare fondi neri. Riunione in Procura per fare il punto della situazione. L'indagine, scaturita da una denuncia, ha preso avvio nel 2011 e si è poi sviluppata in più direzioni.
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La questione dei biglietti dell'Atac clonati e che potrebbero essere stati utilizzati per creare fondi neri è stata argomento di una riunione svoltasi oggi in Procura a Roma per fare il punto della situazione. Si sono incontrati i magistrati e gli investigatori della Guardia di finanza. L'indagine per il momento punta su tre dirigenti dell'azienda di trasporto pubblico ed è affidata al pubblico ministero Alberto Pioletti. A queste tre persone nei tempi scorsi il magistrato ha inviato richiesta di elezione di domicilio in previsione di prossimi sviluppi delle indagini e anche di una eventuale iscrizione del registro degli indagati.L'indagine, scaturita da una denuncia, ha preso avvio nel 2011 e si è poi sviluppata in più direzioni. Uno dei filoni, oltre a quello dei biglietti clonati, vede indagati due dipendenti dell'azienda di trasporto pubblico e per loro è già pendente una richiesta di rinvio a giudizio. Avrebbero danneggiato il software usato per stampare i biglietti nel tentativo di impadronirsi fraudolentemente delle serie dei biglietti. Il terzo filone vede invece imputate per truffa e falso una quindicina di persone per le quali è già pronta la richiesta di rinvio a giudizio.IL SINDACO MARINO: SCHIAFFO ALLA CITTÀ"È uno schiaffo in faccia alla città. Noi andremo avanti con determinazione, ci costituiremo parte civile nei processi che ci saranno". Lo ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, nel corso di una conferenza stampa in Campidoglio sul presunto sistema di contraffazione dei biglietti Atac."Per le verifiche che abbiamo fatto dall'insediamento del nuovo ad - ha aggiunto - non risultano esserci più fenomeni come questi. Quello che abbiamo letto in questi giorni sui giornali è qualcosa che va riferito a tempi precedenti la nostra amministrazione. La discontinuità è iniziata sin dall'insediamento della Giunta". "Se qualcuno stampa moneta falsa e distribuisce biglietti falsi in un sistema in cui qualcun altro non ha controllato - ha sottolineato Marino - io parlo di criminalità organizzata, di un sistema grave come la mafia".Il sindaco nel corso della conferenza stampa ha riferito di aver "parlato con il procuratore Pignatone" e di aver appreso che, in generale, su Atac "le inchieste sono in corso da tempo, ci sono stati già 15 rinvii a giudizio e alcune indagini sono ancora coperte da segreto istruttorio".​
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