lunedì 8 luglio 2013
Costituito un intergruppo a cui aderiscono deputati di ogni schieramento La proposta di legge per arginare le ludopatie e il far west dei centri scommesse sottoscritta da 54 esponenti politici.
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Dopo sindaci, associazioni di volontariato e commercianti anche in Parlamento sta nascendo un blocco trasversale per fermare il dilagare del gioco d’azzardo. «Combattiamo insieme il fenomeno della ludopatia», è l’appello rivolto ai colleghi dai deputati Lorenzo Basso (Pd), Stefano Quaranta (Sel) Mario Sberna (Scelta Civica), Rosanna Scopelliti (Pdl) fondatori di un intergruppo parlamentare chiamato a mettere a confronto idee e proposte di riforma del gioco di azzardo.«Un fenomeno – osservano i promotori – che negli ultimi dieci anni ha avuto una crescita senza paragoni, stimolata dalla proliferazione di slot machines, sale da gioco (i cosiddetti minicasinò) e gioco on-line».Un far west frutto di regole «sempre più permissive» che ha fatto emergere «gravi problemi sociali e sanitari: impoverimento, patologie gioco-correlate, usura, riciclaggio di denaro sporco da parte della criminalità organizzata».Gli esponenti politici si sono decisi a intervenire dopo che nei giorni scorsi un ragazzo si è suicidato a Barano d’Ischia. Tra gli emicicli romani non si combatterà una battaglia facile. Più volte dalle Camere sono partite proposte di legge per estendere il gioco d’azzardo ad altre iniziative, come il poker. E in molti casi, come anche Avvenire ha documentato, le grandi aziende di "bisca Italia" hanno finanziato iniziative elettorali e di partito. «Nella precedente legislatura – osserva il deputato bresciano Mario Sberna, già presidente dell’Associazione nazionale famiglie numerose – erano state avanzate diverse proposte per una riforma, adesso bisogna portare avanti quell’impegno e ottenere risultati concreti».Il gioco d’azzardo muove il 4% del Pil nazionale, rappresenta il 12% della spesa delle famiglie italiane. Gli italiani rappresentano il 15% del mercato europeo e il 4,4% del mercato mondiale. Sul sito www.noneungioco.it è già disponibile una proposta di legge firmata da 54 deputati che probabilmente aderiranno all’intergruppo.Disinnescare le trappole non sarà facile. Il business si fonda anche su approfonditi studi psicologici, allo scopo di individuare i punti deboli del giocatore e trasformarlo in uno schiavo delle macchinette. Lo ha dimostrato un recente studio dell’università canadese di Waterloo. Secondo i ricercatori I suoni ad alto volume emanati dalle slot machine rendono il gioco d’azzardo più emozionante, specie nel caso di vincita, afferma lo studio condotto da Mike Dixon dell’Università di Waterloo, in Canada, pubblicato sul Journal of Gambling Studies. Musiche e campanelli che pare inducano i giocatori a sovrastimare il numero di volte in cui hanno vinto, spingendoli a giocare ancora. Si tratta di suoni "celebrativi" che le macchinette producono anche quando i giocatori non perdono tutti i soldi scommessi ma solo una parte. Un modo per accentuare la sensazione di vincita e per ridimensionare la frustrazione per le perdite, così da alterare la percezione dei giocatori. A tutto vantaggio del banco. L’unico a non perdere mai.
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