lunedì 22 giugno 2015
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​Tutti in fila, per ore. Con questa immagine si è aperta ufficialmente domenica pomeriggio a Casal di Principe la mostra “La luce vince l’ombra”, nella villa confiscata al boss dei “casalesi” Egido Coppola, detto “brutus”. Centinaia di persone, i “veri casalesi”, intere famiglie coi bambini, hanno affollato le sale che ospitano 19 opere, provenienti dagli Uffizi, da Capodimonte, dalla Reggia di Caserta e dal  museo archeologico di Capua. Si sono fermati ad ammirare gli splendidi quadri di autori caravaggeschi come Mattia Preti, Artemisia Gentileschi e Luca Giordano, la statua romana della Mater Matuta, l’enorme opera di Andy Warhol sul terremoto del 1980 in Campania e Basilicata. Tanta curiosità ma anche tanto orgoglio, soprattutto tra gli 80 ragazzi, 2Ambasciatori della rinascita” che da ieri e fino al 21 ottobre accompagneranno i visitatori, non solo nella mostra ma anche per raccontare le bellezze e le problematicità del territorio. E ieri mattina è arrivato un visitatore “speciale”, Roberto Saviano, tornato a Casal di Principe dopo sette anni.
Lo scrittore ha avuto un lungo colloquio proprio coi ragazzi (pubblichiamo il filmato in esclusiva).  “Il vostro impegno ha qualcosa di miracoloso perché è la dimostrazione che si può trasformare con una scelta personale. La vostra scelta, il vostro impegno ha cambiato. Tutto questo è qualcosa che non solo rimane ma nutre”. Il sindaco Renato Natale gli ha consegnato una copia del libro “Gomorra”, facendola autografare dai ragazzi. “Questo libro è stato fondamentale per la nostra storia ma ora abbiamo cambiato pagina. Noi te lo restituiamo affinché tu possa scrivere quest’altro capitolo della storia di Casal di Principe”. Parole accolte dagli applausi degli “ambasciatori”, davvero convinti che la storia è cambiata e orgogliosi di esserne i protagonisti.
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