lunedì 3 febbraio 2020
Regole di autotutela e formazione del personale per le organizzazioni che operano con i bambini. Sondaggio Ipsos: il 25% preoccupato per i figli che frequentano luoghi pubblici, l'80% per internet
«10 in condotta», un Decalogo per prevenire gli abusi sui minori
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Un decalogo per la prevenzione degli abusi e dei maltrattamenti su bambini e ragazzi. È il Manifesto "10 in condotta!", presentato oggi da Save The Children, che prevede, tra l'altro, l'adozione di un codice di condotta alla formazione di tutto il personale che opera con i bambini e l' individuazione di una figura che gestisca le segnalazioni alla informazione dei minori e delle famiglie.

Le organizzazioni che sottoscrivono il Manifesto "10 in condotta!" - spiega l'Organizzazione - intendono mettersi direttamente in gioco per rafforzare la prevenzione degli abusi a partire dai propri ambiti di intervento e, allo stesso tempo, promuovere la diffusione e l'applicazione di un sistema di tutela in tutto il Paese, anche nel rapporto con le istituzioni. «Non possiamo occuparcene solo quando i casi esplodono in tutta la loro gravità», afferma Raffaela Milano, direttrice dei programmi Italia-Europa di Save The Children.

«L'adozione di un sistema di tutela con regole di comportamento - spiega - di chiare procedure di segnalazione, individuazione delle figure responsabili, allo scopo di prevenire abusi e maltrattamenti ai danni di minori, dovrebbe quindi essere un requisito essenziale per tutti i servizi. Nonostante sia cresciuta negli anni una sensibilità attorno al tema - commenta - ancora oggi chi dovrebbe cogliere i segnali di rischio spesso non è in grado di sapere come e a chi rivolgersi e troppi allarmi restano inascoltati».

E la preoccupazione per il rischio di abusi sui figli è ampiamente diffusa oggi tra gli adulti. Il "luogo" percepito come più pericoloso per i minori - virtuale e non fisico - è soprattutto Internet, per circa 8 adulti su 10. Il dato emerge dall'indagine "Minori e percezione dei rischi" realizzata da Ipsos per Save The Children, presentata assieme al decalogo per la prevenzione degli abusi. L'imposizione di rapporti fisici è uno dei timori principali (per il 50% degli adulti e dei ragazzi) ma anche che vengano compiuti illeciti attraverso internet, in particolare la richiesta di inviare immagini intime in cambio di regali (secondo la metà dei ragazzi e 6 adulti su 10) o di diffonderle senza il consenso dell'interessato (60% degli adulti e la metà dei ragazzi). Timore di possibili abusi anche a scuola, nelle strutture sportive e perfino in oratori o parrocchie, nonostante la soglia di attenzione oggi sia altissima e la fiducia delle famiglie confermata dalla presenza crescente di bambini e ragazzi: per circa un adulto su 4 e un ragazzo su 5, in Italia, sono i luoghi frequentati da bambini e adolescenti dove maggiore può essere il rischio di subire comportamenti inappropriati, maltrattamenti e abusi da parte degli adulti.

Save The Children intende realizzare un monitoraggio «periodico e serrato del funzionamento di sistemi di tutela in tutti gli ambienti frequentati dai minori. Chiediamo alle istituzioni, nazionali e locali, che i sistemi di accreditamento e le procedure di affidamento di servizi educativi e ricreativi considerino l'attivazione di un sistema di tutela come requisito essenziale in tutti i servizi educativi e ricreativi. Allo stesso tempo, chiediamo che all'interno del sistema scolastico la tutela dei minori - conclude la direttrice dei programmi Italia-Europa - divenga un asse portante affinché ogni scuola sia sempre uno spazio di ascolto e di protezione per ogni bambino e bambina».






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