sabato 28 dicembre 2013
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Attendere un referto importante, come quello della mammografia, sferruzzando un po'. E, con quel filo di lana rosa che s'intreccia morbido sotto le dita, legare i pensieri e trovare l'equilibrio e la serenità.Milano ha un progetto pilota (nato però a Biella, dall'associazione «Gomitolo rosa») nel reparto di radiologia senologica della clinica Mangiagalli: «Knitta la lana, scalda la vita», perché il prodotto di tanto sferruzzare (le donne che si sottopongono all'accertamento sono numerose) produce ottimi risultati: dal punto di vista psicologico, e in quantità e qualità di sciarpe e scaldamani....Lo confermano gli operatori sanitari della clinica, che accolgono le donne con i gomitoli, tassativamente rosa, e ferri circolari appositamente scelti perché più pratici da portare con sé e perché meno impattanti sul fisico se utilizzati frequentemente. A desiderare e portare avanti il progetto anti-ancia sono Maria Silvia Sfondrini,responsabile dell'Unità operativa semplice di Radiologia Senologica, Stella Pedilarco, coordinatore tecnico, e ad Alberta Cengarle, coordinatrice delle volontarie della Clinica Mangiagalli che collaborano con il reparto per l'accoglienza. Al loro impegno, si unisce quello di ogni singola paziente che prende in mano quel filo e si lascia trasportare da un gesto antico. Come la paura e come la speranza.
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